Maria Sharapova tra l’amore per l’Italia e l’ansia del Coronavirus

L’ex tennista russa Maria Sharapova vicina all’Italia nella lotta al Coronavirus e, contro lo stress ha un provato una rimedio particolare: il "Panchakarma".
Christina Mchale (USA) - Maria Sharapova (RUS)

Maria Sharapova vicina all’Italia nel momento di maggiore difficoltà per la lotta al coronvavirus. L’ex tennista russa, tramite le pagine di Vanity Fair – le stesse utilizzate per annunciare il suo addio al tennis giocato – si è stretta idealmente in un abbraccio il Bel Paese.

La 32enne siberiana aveva scelto l’Accademia di Riccardo Piatti di Bordighera, in provincia di Imperia, per provare a ripartire dopo lo stop e gli infortuni: “Mi sono innamorata subito dell’Italia, e nell’ultimo anno è diventata la mia seconda casa. È un paese che ha grandi qualità e che mi ha accolta condividendo con me le sue doti: gentilezza, amore e soprattutto ottimismo”.

Sharapova, Riccardo Piatti

Poi Maria Sharapova lancia un appello: “I love Italia, uniti per fermare il virus. Per favore restiamo a casa”.

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E per combattere lo stress dovuto alla situazione di incertezza che la pandemia del coronavirus ha portato nel mondo, l’ex tennista russa ha raccontato di aver iniziato un trattamento di purificazione e disintossicazione di origine indiana: il Panchakarma. 

Obiettivo di questo percorso, della durata di 12 giorni, il rafforzamento del sistema immunitario e l’allentamento dei cosiddetti pensieri negativi dalla mente: “Ho iniziato qualche giorno fa, mi è sembrato il momento perfetto”. 

Il cammino però non è stato privo di ostacoli o comunque di momenti difficili da superare: “Questo processo ha messo a dura prova la mia pazienza ma ho capito che non serve solo per il corpo ma anche – e soprattuto – per la mente. Aiuta a ritrovare benessere ed equilibrio”.  

Ovviamente c’era anche una dieta rigida da seguire durante questo procedimento: “Solo cibi sani, niente caffè, carne, latticini, frullati, zucchero o cibi freddi. Mangiavo zuppa di fagioli con sale nero e bevevo un the o una tisana al mattino e al pomeriggio”.

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