Wimbledon, non tutti i mali vengono per nuocere

La lungimiranza premia il torneo di Wimbledon che incassa un maxi risarcimento dopo la cancellazione dell'evento dal calendario ATP e WTA 2020

Mai fu più vero il detto “non tutti i mali vengono per nuocere”. E, Wimbledon deve aver fatto sua questa frase, specialmente in questi giorni.

La cancellazione del torneo londinese, uno dei primi ad annunciare il forfait con largo anticipo, aveva sconvolto pubblico e giocatori ma la lungimiranza degli organizzatori, insieme all’assicurazione firmata, aveva presto rasserenato gli animi.

Una clausola, quella legata ad eventi pandemici, che potrebbe far sorridere ma che alla fine si è rivelata essere l’arma vincente nonostante il costo elevato per la sottoscrizione. Ma, mentre gli altri tornei – grandi o piccoli che siano – si ritrovano a dover fare letteralmente i conti delle ingenti perdite, all’All England Club di Wimbledon sono pronti ad incassare il maxi assegno di risarcimento.

Una cifra record che si aggira intorno ai 175 milioni di sterline – uno in meno se si vuole aver l’importo esatto – è quanto riceverà il torneo britannico dalla Lawn Tennis Association almeno stando alle indiscrezioni riportate da Sportmail dopo aver visionato il rapporto annuale del club. Una somma ben più alta dei 100 milioni stimati inizialmente.

Per restare nel mood dei modi di dire, non è certo “tutto rose e fiori” nemmeno per Wimbledon che ha risentito comunque della mancata disputa del torneo soprattutto per tutto quello che riguarda le attività correlate.

Intanto un aiuto concreto era arrivato da parte degli organizzatori ai giocatori che avrebbero partecipato al tabellone principale nell’edizione 2020. A tutti è arrivata, proprio per la loro lungimiranza e per la polizza assicurativa in essere, un assegno di 25 mila sterline per un totale di 10 milioni destinati appunto al “fondo di solidarietà”.

Chissà se, dopo quest’esperienza, altri seguiranno l’esempio dell’All England Club in tema di assicurazioni. In Inghilterra la clausola è stata inserita nel 2003 dopo l’epidemia della SARS. Una scelta che, con il senno di poi, si è rivelata vincente.

In ogni caso, pur non disputandosi, l’edizione 2020 di Wimbledon è destinata a restare nella storia. È stata infatti la prima volta che il torneo non si è giocato in epoca moderna. Prima, è ormai notizia nota, il forfait era avvenuto solo durante gli anni delle Grandi Guerre.

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