Diario di bordo: i miei 7 giorni alla Rafael Nadal Academy

Dal 2 al 9 luglio scorso probabilmente ho vissuto l'esperienza più bella della mia vita: diario di bordo dei miei 7 giorni alla Rafael Nadal Academy by Movistar

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Vista dei campi dalla stanza
Vista dei campi dalla stanza di prima mattina

In un’ambiente di prevalenza straniera, circa 20-25 ragazzi italiani credo ci fossero nella settimana in cui sono andato, la lingua più ricorrente ed utilizzata era l’inglese o lo spagnolo, praticità importante, in modo da mettersi in gioco anche con le proprie abilità linguistiche, indubbiamente inferiori rispetto a quelle degli stranieri poliglotta. Il primo giorno effettivo, dopo il solito scombussolamento del giorno dell’arrivo, si è trattato di puro ambientamento: sveglia alle ore 7,15, giusto tempo due giorni per abituarsi dopo la carica di energie accumulata nei giorni precedenti alla partenza, per essere subito operativi e consumare una colazione molto europea, per poi dirigersi direttamente al meeting point, essendo vietato il rientro nelle camere fino alle ore 14 e l’utilizzo del cellulare, per staccare la spina definitivamente con il mondo e concentrarti nell’attività sportiva. Dopo aver partecipato alla prova per essere annesso ad un gruppo, ecco l’approdo in quello Purple (viola), il secondo più importante e forte. Giunto ai campi in terra, mentre mio cugino era approdato nel 5° gruppo ma altrettanto avanzato e agonistico, la prima delle due ore di allenamento del mattino è un’agonia: totalmente spaesato per stanchezza e sonnolenza, pian pianino andate via grazie alle pause date proprio per il caldo atroce spagnolo. In un gruppo interessante e equilibrato, esercizi e partite furono i primi argomenti del giorno, prima della pausa “Energy” alle ore 11. In seguito, ecco il campo di maestro e di location: pilates nella palestra per ragazzi, con esercizi di aerobica ed equilibrio.

In basso, la palestra, in alto, al secondo piano, la mensa dei ragazzi
In basso, la palestra, in alto, al secondo piano, la mensa dei ragazzi

Dopo giochi nel campo da calcio, ecco la pausa pranzo, prima del break e il rientro nelle camere. Il primo giorno è asfissiante, tra caldo e sforzo fisico, ma la passione per il tennis e le prime amicizie, hanno sicuramente aiutato. Nel primo pomeriggio, un’altra oretta e mezza di tennis, con partite a tema in terra battuta. In seguito ad una pausa, tempo per fare la doccia anche se non sufficiente, che si sfruttava per riposarsi o parlare con qualcuno, era seguita da Building a Champion, attività ludiche in lingua, da fare tutti insieme, e che nella prima “puntata” ci vide immersi in un’interessante viaggio nel museo di Rafa, con le copie dei trofei e vari oggetti importanti, sia dell’equipaggiamento del tennista, che auto, come la Renault 2005 di Fernando Alonso o le maglie di calcio. Di conseguenza, altro tempo libero, in cui si potevano sfruttare i campi disponibili: dopo cena, un gelato e dritti a nanna…la prima giornata fu estenuante!

I completi di Roger Federer e Rafael Nadal della finale di Wimbledon 2008
I completi di Roger Federer e Rafael Nadal della finale di Wimbledon 2008

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