Dieci curiosità che rendono Wimbledon un torneo unico

[tps_title]1. Inizia il campione uscente[/tps_title]

Britain Wimbledon Tennis

A inaugurare il campo centrale dell’All England Lawn Tennis Club è sempre il detentore del titolo. Per l’edizione 2016, quindi, sarà il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, ha giocare la prima partita.

[tps_title]2. La prima domenica è sacra [/tps_title]

Il famoso “Middle Sunday” è una delle tradizioni più antiche dei Championships. Dopo la prima settimana del torneo, la domenica nessun giocatore mette piede in campo. Tuttavia, ci sono state delle eccezioni nella storia: quando le condizioni meteorologiche hanno costretto gli organizzatori ad aprire i campi per recuperare o completare match dei giorni precedenti. E’ successo nel 1991, nel 1997 e nel 2004.

[tps_title]3. Quando inizia il torneo?[/tps_title]

Wimbledon non inizia sempre nella stessa data. Il giorno della partenza viene stabilito contando sei settimane prima del primo lunedì del mese di agosto e dovrebbe concludersi esattamente 15 giorni dopo l’inizio.

[tps_title]4. Club ultra selettivo[/tps_title]

L’All England Lawn Tennis & Croquet Club è il club più prestigioso al mondo e conta 375 membri, più altri 100 “temporanei”, che si rinnovano di anno in anno. Come si diventa un membro del club? Forse la maniera più veloce e semplice è vincere il torneo!

[tps_title]5. Rigido dress code[/tps_title]

Wimbledon ha un rigido dress code: i giocatori non devono indossare indumenti appariscenti, scuri o fosforescenti. Anzi, tutto deve essere bianco, compresi cappellini, calze, scarpe, ecc. Ma al di là di questo, non possiamo certo dire che sia un torneo incolore!

[tps_title]6. Puntualità britannica[/tps_title]

Le porte dell’All England Club si aprono ogni giorno esattamente alle 10.30 del mattino. Gli addetti alla sicurezza compongono un cordone lungo tutta l’area per vigilare gli accessi ed evitare che gli spettatori non vaghino per i campi prima dell’orario consentito.

[tps_title]7. Il campo 13 non esiste[/tps_title]

A Wimbledon non c’è il campo numero 13. Si passa direttamente dal court 12 al court 14. Questi britannici sono molto più superstiziosi di noi italiani.

[tps_title]8. Erba di 8 millimetri[/tps_title]

Il club dispone di 50 campi da tennis in totale, anche se per il torneo ne vengono utilizzati appena 19. I restanti servono per gli allenamenti. C’è uno standard comune: l’erba non può superare gli otto millimetri di altezza. I campi vengono preparati nel mese di aprile. Prima del torneo, l’erba viene tagliata tre volte alla settimana mantenendola di 15 millimetri d’altezza, mentre durante il torneo viene tagliata ogni giorno a 8 millimetri.

[tps_title]9. La partita più lunga nella storia del tennis[/tps_title]

Martedì 22 giugno 2010, l’americano John Isner e il francese Nicolas Mahut hanno dato vita a quella che sarà ricordata come la partita più lunga della storia, sul campo n. 18, durante il primo turno del torneo. Dopo aver infranto tutti i record, il match si è concluso giovedì 24 giugno, dopo 11 ore e 5 minuti di gioco, con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-7 (7), 7-6 (3) e 70-68 per John Isner.

[tps_title]10. Il falco Rufus[/tps_title]

Wimbledon può contare sul suo fedelissimo Rufus, il falco che protegge i campi. La sua funzione specifica è quella di spaventare i piccioni, per evitare che gli indesiderati volatili disturbino i giocatori, il pubblico e rovinino l’erba.

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