Rafael Nadal: “Mi piace molto giocare a golf, il calcio è rischioso per gli infortuni”

Rafael Nadal ha dominato il tennis mondiale negli ultimi 15 anni, condividendo i primissimi posti del ranking ATP con Roger Federer e Novak Djokovic. Famoso a tutti gli sportivi per la sua grande concentrazione e determinazione, il n. 2 del mondo ha conquistato 19 Slam in carriera. Nadal si sta allenando sulla terra battuta in queste settimane ed è molto probabile che finisca per scegliere di concentrarsi esclusivamente sul Roland Garros, tralasciando gli Us Open. Infatti, se il maiorchino vincesse per la 13esima volta a Parigi, raggiungerebbe il record di 20 Slam detenuto fino ad oggi da Roger Federer.

Durante una chat live su Facebook il fuoriclasse iberico ha parlato di quali altri sport ama praticare quando non è sul campo da tennis: “Beh, adoro il calcio per esempio. Ma il problema è che potrebbe rivelarsi rischioso per il mio fisico e causarmi infortuni imprevisti. Preferisco dedicarmi maggiormente al golf in questo periodo, è uno sport sociale e rilassante. Posso passare del tempo con la mia famiglia e i miei amici. È uno sport che richiede una notevole manualità, in cui si può competere con persone di ogni tipo e livello. Questo lo rende uno sport molto interessante”.

Nadal ha poi continuato parlando di sé nelle vesti di calciatore e appassionato di calcio: “Giocavo a calcio per una squadra locale quando avevo 14 anni. Non me la cavavo male. Adesso, onestamente, non sarei in grado di fare una bella figura, anzi verrebbe fuori un disastro. Adoro il calcio, sono un grande tifoso del Real Madrid e della nazionale spagnola. Nel 2010, subito dopo aver vinto il mio secondo titolo a a Wimbledon, sono volato in Sudafrica per assistere alla finale dei Mondiali dell’11 luglio Spagna – Olanda ( conclusasi 1-0 per la Spagna con il gol decisivo di Andres Iniesta nei supplementari, ndr) . È stata una grande gioia per me vedere in diretta al FNB stadium di Johannesburg trionfare le mie mitiche ‘Furie Rosse’” ha concluso Rafael Nadal

Nicola Devoto

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