La crescita di Filippo Baldi

Il tennista milanese ha affrontato un anno difficilissimo. Ora è pronto per una nuova stagione, con un coach che fa miracoli.

Filippo Baldi ha 23 anni e fa parte del futuro del tennis italiano. Mi ha molto infastidito leggere certi commenti sotto alcune sue foto sui social network: per alcuni è già un giocatore finito senza più speranze di crescita. A 23 anni. A volte, se si conoscesse la realtà, si penserebbe almeno un altro paio di volte prima di scrivere  frasi letteralmente senza senso.

A me Filippo sta molto simpatico. Abbiamo parlato un paio di volte insieme durante il Challenger di Como del 2018, tra una pausa pioggia e l’altra. Oltre ad essere un grande interista, e già questo sarebbe bastato a farlo entrare nelle mie grazie, è anche un ragazzo sensibile, rispettoso. Ha la testa sulle spalle.

Il 2019 è stato l’anno più difficile della vita di Baldi. Soprattutto dal punto di vista personale. Suo padre Leonardo si è spento il 22 febbraio per colpa di una malattia che non gli ha dato scampo. Da un dramma del genere è difficile uscirne, è difficile andare avanti, è anche difficile pensare di farlo. Filippo ci è riuscito stringendosi in un’unione fortissima con la propria madre Rosaria e la sorella Martina, le donne della sua vita, con cui ha un bellissimo rapporto.

L’ultima stagione è stata anche piena di cambiamenti dal punto di vista tennistico. Il giovane milanese un paio di mesi fa ha annunciato la separazione da coach Francesco Aldi, che era iniziata nel 2017, e proprio tre giorni fa ha dichiarato di aver iniziato a collaborare con Francesco Cinà, storico coach italiano passato agli onori della cronaca grazie all’aiuto che diede a Roberta Vinci nei migliori anni della carriera della tarantina. Già Aldi, comunque, faceva parte del Cinà Tennis Institute di Palermo: Baldi ha dunque scelto ancora “in casa” per cercare di far diventare il 2020 l’anno migliore della sua giovane carriera. “Sono carico e orgoglioso – ha scritto su Instagram – per l’inizio della preparazione e della collaborazione con il mio nuovo allenatore Francesco Cinà.”

Attualmente Filippo occupa la posizione 242 della classifica Atp, ma il suo best ranking dice 144. In questo weekend giocherà le finali Mef Tennis Events di Serie A1 a Lucca con il suo team Selva Alta, per cercare di iniziare ad incamerare successi e fiducia a partire dall’off-season. La settimana prossima tornerà in Sicilia, dove sotto la guida del preparatore atletico Paolo Mandelli cercherà di entrare in condizione da subito. Il suo obiettivo a breve termine è quello di entrare nel tabellone di qualificazioni degli Australian Open; qualche forfait potrebbe aiutarlo. A Melbourne ci ha già giocato quest’anno, vincendo il primo round di quali e perdendo il secondo dal tedesco Moraing.

Il 2019 ha imposto a Filippo una crescita forte, veloce, complicatissima. Il 2020 potrebbe essere quello del salto tennistico. Le due cose, si sa, spesso vanno a braccetto.

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