Cosi fan tutte, diranno in molti, giusto per citare l’opera buffa del grande Mozart. La situazione, però, tanto buffa e divertente non lo è, anzi. Fatto sta che è notizia di giornata la rinuncia da parte di Simona Halep alla partecipazione alla Federation Cup, che vedrà la propria nazionale impegnata in trasferta contro il Canada.
Il rifiuto di partecipazione della campionessa rumena è stato motivato dalla stanchezza che in questo periodo della stagione sta prendendo il sopravvento. Dopo le due belle prestazioni durante i tornei americani, ora per Simona si prospetta un ritorno in Europa, in particolare a Stoccolma, e un’altra partenza per il nuovo continente non rientra nei suoi piani.
Tra le altre cose Simona ha ribadito che la sua è stata una scelta puramente logistica: E dura andare a giocare in Canada, sono decisamente stanca e devo giocare il torneo di Stoccarda. Se si fosse giocato in Europa sarebbe stato completamente diverso, ma dato che la sfida si svolge in Canada, sfortunatamente non ci sarò.
Come era lecito attendersi, le sono piovute sopra critiche da molti esponenti del mondo tennistico presente e passato. Tra tutte la più importante arriva da Ilie Nastase, per anni e anni strenuo difensore del tricolore romeno: Non è normale. Ci spiegasse perché vuole giocare Stoccarda e non la Fed Cup, io sceglierei sempre giocare per il mio paese, non deve essere un peso. Per Ilie, e non solo, la possibilità di giocare per il proprio Paese, oltre ad essere un onore, dovrebbe essere quasi un dovere.
Dall’altro fronte si vocifera a un possibile forfait da parte di Genie Bouchard, vista la sua partecipazione al torneo svedese. Per la giovane canadese trapela più ottimismo, data anche l’importanza del turno di Fed Cup da disputare, valido per l’accesso al World Group. Tornando al caso della rumena, questi fatti non fanno altro che acuire il dissidio tra Simona e Ilie, tra l’altro fondato su motivi politici.
Il caso preso in esame non è certamente il primo e tanto meno sarà l’ultimo. Tra i più eclatanti ci fu il rifiuto da parte di Maria Sharapova e l’omonima Kirilenko di giocare intere stagioni di Fed Cup tra le fila russe. Questo loro diniego ha poi favorito, come ricorderete, la vittoria del trofeo da parte della formazione italiana.
Ora con la nuova regola dell’ITF, secondo la quale la partecipazione alle prossime Olimpiadi di Rio è subordinata alla partecipazione in Fed, molte tenniste, tra le quali anche Serena e Venus, hanno deciso di tornare profetesse in patria. A beneficiare di ciò sarà senz’altro lo spettacolo e il prestigio di questa competizione.
Di Simone Marasi