In/Out: la recensione di Tennis Circus dell’occhio di falco portatile

Abbiamo provato e recensito per voi il dispositivo che sta avendo già un discreto successo negli U.S.A., e che permette, ad un costo abbordabile, di avere il vostro giudice di linea elettronico, di registrare in HD i vostri match, e di averne anche le statistiche

Più di un anno e mezzo fa, avevamo parlato di un dispositivo, del costo di circa 200 dollari, chiamato In/Out. Si tratta di un’idea sviluppata dall’ingegnere francese e appassionato di tennis Gregoire Gentil, che con l’aiuto di un team di ingegneri ha realizzato quello che loro stessi reclamizzano come “ciò che porrà fine alle infinite dispute fra tennisti in campo, che sia in un match amatoriale o professionistico”.  Il dispositivo, dotato di doppia telecamera,  può essere facilmente sistemato su uno dei due paletti della rete di un qualunque campo da tennis, e opera come il proprio, personale, occhio di falco portatile, con in più l’opzione di registrare video e di fornire statistiche. In/Out sfrutta gli stessi algoritmi utilizzati dalle auto a guida autonoma, rilevando così la velocità della pallina, lo spin e il punto del rimbalzo della stessa con un’accuratezza del 99%. 

Un’idea sicuramente innovativa, per dare la possibilità a chiunque gioca a tennis di sentirsi come in match fra professionisti, ma anche per poter dotare di un occhio di falco a poco prezzo (qualora riconosciuto come affidabile) i tornei professionistici minori come ATP Challenger o Futures, che non possono permettersi di spendere decine di migliaia di dollari per un occhio di falco “professionale”. Ma la domanda è: il dispositivo funziona davvero?

Non c’è che un modo per rispondere a questa domanda, e cioè provarlo. Ho deciso di acquistarne uno, al prezzo ci circa 230 $, per diversi motivi:

  1. Sono un appassionato di tennis e anche un nerd (questo motivo da solo basterebbe già a giustificarne l’acquisto)
  2. Sono a favore di contribuire alla crescita delle start-up, e visto che il dispositivo non è ancora nella sua versione definitiva (firmware aggiornati vengono rilasciati di continuo) posso contribuire al suo miglioramento e vederlo con i miei occhi
  3. Mi sono detto che nella peggiore delle ipotesi, qualora il sistema delle chiamate elettroniche fosse stato fallace, avrei sempre potuto registrare i miei match-sessioni di allenamento, per potermi poi rivedere in video e lavorare su miglioramenti della mia tecnica o footwork

Ora che finalmente è in mio possesso, l’ho immediatamente provato su diversi campi, e qui di sotto vi riporto le mie impressioni e la descrizione delle funzionalità.

DESIGN E PACKAGING

In_Out_package

In/Out viene consegnato confezionato in una grossa palla da tennis di plastica, un packaging semplice ma simpatico. Aprendo la palla, trovate dentro il dispositivo, rivestito da una protezione in gomma (simile a quella dei Joypad della Nintendo Wii), insieme a un piccolo libretto con le istruzioni principali (ma c’è un’intera e dettagliata pagina web di supporto, con immagini e video, che trovate qui), il supporto a forma di L con la fascetta per assicurarlo al paletto della rete, quattro piedini in plastica da usare nel caso di paletti della rete dalla forma inusueta, ed un cavo USB/micro-USB per ricaricare la batteria. A me è sembrato estremamente ben fatto: si accende con un semplice bottone e funziona come un mini-computer con schermo ad alta risoluzione in touch screen, da cui navigare scegliendo fra le diverse opzioni.

SETUP

Per effettuare correttamente il setup, conviene visitare l’apposita pagina web di supporto e seguire i passi da effettuare. Il grosso del lavoro va comunque fatto solo la prima volta. Innanzitutto bisogna caricare la batteria del dispositivo, tramite il cavo USB. Ci vorranno circa due ore, e il LED rosso si spegnerà quando la batteria sarà completamente carica. La batteria dura poco più di due ore in modalità Line Call, e un’ora e mezza in modalità video recording o streaming; tuttavia, se avete un power bank con voi, potete collegarlo al dispositivo mentre è in funzione, per estenderne la durata. Il secondo passo da fare è scaricare l’App per il vostro Smartphone (Android o iOS) ed eseguire l’aggiornamento del firmware, scaricando e installando nel dispositivo l’ultima versione. Come anticipato, e come evidenziato più volte dal suo ideatore Gregoire Gentil, il dispositivo sta ancora “imparando”, e viene continuamente migliorato con il rilascio da parte dell’azienda di versioni del firmware aggiornate, con bug fix e novità implementate. Si può scaricare e aggiornare il firmware usando l’App, un PC o anche via microSD card. Io ho scelto l’opzione Smartphone, scoprendo che In/Out funge da WiFi hot-spot, ed è bastato quindi connettere via hot-spot il mio smartphone al dispositivo (ha un nome scelto fra tutti i vincitori Slam, il mio si chiamava Navratilova e l’ho cambiato in Agassi 🙂  ) ed ho così aggiornato il firmware installando l’ultima versione rilasciata l’11 Novembre 2018. Con lo stesso metodo, ossia connettendo via hot-spot il vostro smartphone al dispositivo, potrete scaricare sullo smartphone i video delle vostre sessioni di gioco, oppure in alternativa potrete utilizzare la scheda microSD. Utilizzando dall’App la funzione “mirror”, potrete anche comandare il dispositivo dallo Smartphone.

OK, è arrivato il momento di provarlo sul campo!

SUL CAMPO

L’installazione richiede meno di un minuto: fissate il supporto a forma di L al paletto della rete e assicuratelo allo stesso con la fascetta. Dopodichè avvitate il dispositivo sul supporto, ed accendetelo.

first-look-review-in-out-the-ai-tennis-umpire-2

Il dispositivo vi saluterà in inglese, dopodichè dovrete scegliere l’opzione che volete usare dalla schermata principale fra: Chiamate elettroniche (Line Calls), Registrazione video, Riproduzione video, settaggi.

Schermata iniziale di In/Out
Schermata iniziale di In/Out

 

Funzione chiamate elettroniche

Scegliendo questa funzione, il dispositivo vi chiederà di effettuare il riconoscimento iniziale delle linee del campo. Assicuratevi di stare ben dietro al dispositivo e che non ci siano ostacoli nell’inquadratura, e premete “Find Court” come in figura a sinistra qui sotto:

Find_Court

In/Out riconoscerà campo e linee con un rating che va fino ad un massimo di 5 stelle (figura sopra, al centro). Ora, questo è un punto fondamentale perchè il dispositivo funziona su ogni superficie, a patto che ci siano linee bianche e buone condizioni di luce. In/Out non può fare miracoli, ma opera con una accuratezza maggiore, quanto migliori sono le condizioni del campo e dell’illuminazione. Per campi all’aperto, sempre meglio piazzare il dispositivo spalle al sole, ed è meglio che non ci siano ombre regolari, come quelle, ad esempio, create da un edificio, che proiettando sul campo una linea continua potrebbe confondere il dispositivo; ombre irregolari come alberi non dovrebbero invece essere un problema. Per campi indoor, è indispensabile che l’illuminazione sia uniforme, o il dispositivo potrebbe anche non trovare affatto le linee (mi è successo due volte, in due Tennis Halle con un’illuminazione davvero scarsa e disuniforme).

Una volta trovate le linee, ritornate a “Line Calling” premendo la freccia come in figura sopra, al centro, e a quel punto il dispositivo è pronto a fare da giudice di linea, nella modalità che avete scelto (vedi sezione settaggi). Sempre dai settaggi, è possibile scegliere come volete che il dispositivo segnali le chiamate: luce verde per IN, luce rossa per OUT, oppure luce e suono, solo suono, e le diverse combinazioni, più una funzione carina chiamata “close call”. Vi propongo due video che ho fatto su due campi diversi, uno in carpet ed uno in Rebound Ace, con un esempio di chiamata elettronica in modalità “Match Single” ed uno in modalità “Practice Serve”.

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Dalla mia esperienza fino a questo momento, la risposta alla grande domanda: “Il dispositivo funziona?” è: “Sì, il dispositivo funziona, e anche bene; ma non è perfetto.” Essendo ancora in fase di beta testing e di sviluppo, e sta “imparando”, come già menzionato. Posso dirvi che in un’ora di palleggi prima e match poi, il dispositivo ha sbagliato due-tre volte, chiamando out delle palline rimbalzate sulla riga o molto vicino ad essa. Tuttavia, in caso di dubbio, se si rivede la chiamata con il replay in slow-motion, risulterà piuttosto chiaro dove la pallina è rimbalzata, ed inoltre si può fare la “Review della review”, segnalando alla casa produttrice una chiamata come inaccurata. Insomma, per farla breve, sono proprio soddisfatto. Vediamo alla modalità video.

Funzione Registrazione Video

La funzione per registrare video è molto semplice e immediata: dalla schermata principale, premete Rec Only e la registrazione partirà immediatamente. Dai settaggi, opzioni avanzate, è possibile scegliere se memorizzare il video nella memoria interna o nella scheda microSD, oppure se lanciare uno streaming, così come è possibile scegliere se registrare entrambe le metà campo, oppure una sola delle due.

Video_setPNG

Quando volete fermare il video, basterà premere Stop sullo schermo del dispositivo. Una volta scaricato il video sullo smartphone o sul pc, potrete rivederlo (è possibile rivederlo anche dal dispositivo tramite la fuznione Riproduzione Video dalla schermata principale, ma lo schermo è molto piccolo). Ecco qui sotto un esempio di video recording, per cui ringrazio il mio amico Marko Lazic, ex giocatore ITF, per essersi prestato alla registrazione, e anche per l’ottimo allenamento 😉

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Settaggi e Statistiche

La modalità chiamate elettroniche ha 5 possibili opzioni:

 – Match single (con tanto di lancio della monetina iniziale): il dispositivo considera le linee del servizio per il primo punto (calcolando la velocità del servizio), poi le linee laterali e di fondocampo per il resto dello scambio

 – Practice single: il dispositivo non considera le linee del servizio, ma solo le linee laterali e quella di fondocampo

 – Training single: in questo caso scegliete voi la zona/le zone del campo che volete considerare valide, ad esempio se volete allenarvi sui servizi (come nel caso del secondo video che ho condiviso), o fare allenamento sul cross-court, e così via

 – Practice Double

 – Match Double

Practice_options

Per le ultime due opzioni che riguardano il doppio, è fortemente consigliato acquistare un secondo dispositivo, piazzarlo sul paletto della rete opposto al primo, ed accoppiare i due, opzione che si può scegliere sempre nella sezione settaggi, come in figura.

Le opzioni sulla modalità di chiamata, come già detto, consentono di scegliere se utilizzare segnale luminoso, sonoro, una combinazione dei due, o nessuna delle precedenti; in questo ultimo caso, bisogna andare di persona a rivedere una chiamata sul dispositivo.

Signal

Dal sottomenu “Opzioni avanzate”, è possibile consultare le statistiche. Io preferisco farlo connettendo lo smartphone al dispositivo, e selezionando l’opzione “Stats” direttamente dall’App. Meglio ancora se lo fate dal PC, e quello che otterrete è simile alla schermata qui di sotto:

Stats_1

Non ditemi che non vi è venuta voglia di ordinarlo! Sempre giocando con le statistiche, si possono anche ottenere grafici e istogrammi, proprio come quelli che vediamo durante i cambi di campo dei match in TV. E le statistiche sono anche esportabili su file Excel.

Conclusione

Sto continuando a provare In/Out in ogni sessione di allenamento o match di torneo che vado a giocare, e sicuramente condividerò nuovi video. Ma da quello che ho visto fin’ora, non posso che consigliare l’acquisto di questo fantastico prodotto, da cui sono rimasto impressionato e che ha ancora molto potenziale, e sono convinto che continuerà a migliorare le prestazioni con il tempo. E’ vero, a volte In/Out commette degli errori, ma la stragrande maggioranza delle volte le chiamate sono corrette, ed inoltre anche le funzionalità di registrare video e di fornire statistiche sono utili e divertenti. Considerando le già notevolissime prestazioni ed il prezzo, 230 $, vale secondo me la pena acquistarlo, e non mi meraviglierei se vedessimo, nel giro di non molto tempo, una diffusione di massa di questo dispositivo sui campi dei circoli tennis del mondo e, perchè no, anche la sua introduzione sui campi dei tornei professionistici minori. Il voto di Tennis Circus: 4.5/5. Se avete domande, non esitate a scrivermi in privato!

25 comments
    1. Gabriele Congedo notevoli. All’inizio riconosceva poco e male le linee, aveva difficoltà con le ombre e luce. L’attendibilità è cresciuta esponenzialmente, come sono riusciti a eliminare il problema ombre. era possibile giocare solo match di doppio e training. Adesso anche singolo. Su terra rossa rimangono problemi dovuto alla linee mai pulite ma su quella superficie. Sul cemento o sintetico è ottimo. Fantastico per avere di statiche sul posizionamento delle palle e velocità (no rpm) video hd. La possibilità di poter correggere live una chiamata errata. Lo trovo veramente simpatico, ma potresti.finire per litigare lo stesso con.il tuo avversario

    2. Matteo Di Federico molto bene, questo conferma il mio pensiero, e cioe’ che funzionera’ sempre meglio con il tempo. Certo, contro avversari particolarmente incazzosi, non c’e’ modo di evitare il litigio, a prescindere 😀

    1. Salvatore Chimento esattamente, per quello che ho scritto che funziona, e anche bene, ma non e’ perfetto. Lo diventera’ col tempo, ne sono certo, ma comunque io ne consiglio caldamente l’acxquisto 🙂

    1. Michele Tesoro Michele Tesoro da sinistra verso destra: dispositivo singolo (quello che ho acquistato io), al centro hai l’opzione di comprarne due col secondo scontato da 229 a 199 dollari, e a destra l’opzione di comprarne due con incluse due mini-gabbie protettive in fibra di carbonio per proteggerli da eventuali palline vaganti 🙂

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