Atp Finals: Zverev sconfigge Roger Federer ed infrange i sogni di gloria dello svizzero

[3] A. Zverev b. [2] R. Federer 7-5 7-6 (5): Si chiude dopo 58 match (48-10) la stagione di Roger Federer ed a mettervi la parola fine è Alexander Zverev, che diventa il primo tennista tedesco a raggiungere l’ultimo atto delle Atp Finals dai tempi di Boris Becker. Momenti indimenticabili per il tennista di Amburgo, che ha pienamente meritato la vittoria ed al termine della partita, nell’intervista, si è dichiarato “incredibilmente orgoglioso per quanto fatto, dopo tutti i sacrifici ed il duro lavoro”; buona parte dei pensieri vanno però a Federer, che ha disputato la sua ultima partita della stagione e, ogni anno che passa c’è sempre una sorta di incertezza su quello che sarà il suo futuro, con ovviamente la speranza di rivederlo il prima possibile e il più a lungo possibile sui campi da tennis. federersad

Saluta questo 2018 con l’amaro in bocca Roger, che quest’oggi ha giocato una discreta partita, ma ne è uscito sconfitto a causa di qualche errore di troppo e poca lucidità nei momenti cruciali. In particolare, destano scalpore il passaggio a vuoto avuto a cavallo tra la fine del primo set e l’inizio del secondo, dove lo svizzero ha perso ben nove punti consecutivi, cedendo tra l’altro il primo parziale, ed una clamorosa volée sbagliata sul 4-5 del tie-break. Inoltre, sempre nel tie-break della seconda frazione di gioco, c’è stato un momento di tensione in cui Zverev ha letteralmente fermato il gioco perché un raccattapalle si era lasciato scappare una pallina; dopo un po’ di brusio da parte della folla, che comprensibilmente non era sicura dei fatti non potendo rivedere i replay, ed il chiarimento tra Federer e l’arbitro, che hanno chiesto conferma al raccattapalle stesso dato che entrambi non si erano accorti di nulla, si è ripreso il gioco. Zverev comunque aveva pienamente ragione e ci ha tenuto a precisarlo nell’intervista post match, scusandosi più volte con il pubblico.

Sfuma dunque la finale tanto attesa tra Federer e Djokovic, che sarebbe stata un remake dell’epico incontro di Parigi Bercy, ma allo stesso tempo Roger deve dire addio al sogno 100º titolo in carriera, o meglio dovrà aspettare la prossima stagione per poter tagliare questo traguardo. Prima finale per Zverev alle Atp Finals e probabile scontro con Djokovic, che negli ultimi due precedenti gli ha lasciato un totale di appena otto games.

LA CRONACA: Match fin da subito bloccato, con i servizi che hanno fatto da padroni nel primo set tanto che non c’è stata neppure l’ombra di palle break ma, a dir la verità neppure di games terminati ai vantaggi. Entrambi i tennisti hanno giocato in maniera discreta, ma tutti e due hanno dimostrato di avere qualche punto debole: Federer, come d’altronde nel resto del torneo, ha avuto una percentuale di prime in campo piuttosto bassa e se l’è dunque dovuta cavare con la seconda in più occasioni; Zverev, invece, ha commesso qualche errore gratuito di troppo e non è riuscito a trovare la giusta continuità per mettere a segno l’allungo decisivo. Il primo set, nel complesso, non è stato pieno di colpi di scena ed in generale lo spettacolo non è stato dei migliori perciò il tie-break sembrava ormai annunciato, e probabilmente sarebbe stato l’epilogo più giusto. A sorpresa, però, proprio nel momento di servire per guadagnarsi il tie-break, Federer ha avuto un clamoroso passaggio a vuoto, caratterizzato da almeno un paio di errori evitabili che hanno fatto sì che cedesse a zero la battuta. Ciononostante, il merito va anche a Zverev, che è stato capace di mettere a segno punti del genere in un tale momento del match ed ha conquistato il primo parziale per 7 giochi a 5.

Costretto alla rimonta, Federer è partito forte nel secondo parziale e, fin da subito ha espresso un tennis volto all’attacco e alla ricerca di ciò che gli avrebbe consentito di allungare nel punteggio. Dopo aver posto fine al suo momento no, tenendo a zero il servizio, l’elvetico ha breakkato il suo avversario e per la prima volta nell’incontro si è portato avanti in un set. Neppure il tempo di festeggiare per l’ex numero uno al mondo che Zverev ha già ottenuto l’immediato controbreak che riporta in parità la situazione. Da questo momento la situazione si stabilizza e, con Zverev che tiene il servizio agevolmente dominando con la prima palla, e Federer che fa un po’ più fatica, in particolare a causa di qualche non forzato evitabile, ma riesce ugualmente a portare a termine il compito, si giunge al tie-break. 

Anche qui l’equilibrio regna incontrastato e nessuno dei due giocatori riesce ad impensierire l’altro in risposta. Quello che ci è andato più vicino è stato lo svizzero, che però è stato fermato in una situazione di vantaggio – vale a dire all’interno di un punto dove l’inerzia era dalla sua – a causa di un raccattapalle, al quale è sfortunatamente scivolata una pallina dalle mani proprio durante l’esecuzione del punto. Nè l’arbitro nè Federer se ne accorgono, mentre Zverev lo nota e ferma immediatamenteblo lo scambio. Dopo aver chiesto conferma al raccattapalle, che effettivamente ammette l’accaduto, si riprende il gioco con il pubblico piuttosto amareggiato da questo episodio, gestito comunque in maniera ineccepibile. Tempo un paio di punti ed arriva un’altra batosta per Federer, questa volta “un’auto batosta”, dato che sul 5-4 Zverev lo svizzero sbaglia una facile volée a campo aperto, affossandola in rete e consegnando al suo avversario il primo mini-break del tie-break. Nonostante la situazione e le circostanze, il nativo di Amburgo non trema e vola in finale, per il momento la più importante della sua carriera.

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