I magnifici otto: Milos Raonic

Milos Raonic voleva proprio esserci alle Atp Finals, in programma dal 13 al 20 novembre a Londra. Il 25enne nativo di Podgorica si era qualificato per il torneo dei Maestri già all’inizio di ottobre, ma l’infortunio al quadricipite patito a Parigi-Bercy aveva messo a rischio la sua partecipazione. Il prestigio del torneo l’ha convinto però a stringere i denti, per provare a giocarsi le sue carte: testa di serie numero 4, è stato inserito nel girone “Ivan Lendl” insieme a Djokovic, Monfils e Thiem.

LA STAGIONE – Il 2016 è stato per il canadese l’anno del rientro nella top 10 e della lenta ascesa fino al 4° posto nella classifica atp, suo best ranking. Inizia fortissimo la stagione, battendo Federer nella finale di Brisbane e centrando il suo ottavo titolo atp. Dà continuità di risultati arrivando in semifinale agli Australian Open e in finale a Indian Wells. Sulla terra europea torna a faticare ma quando inizia la parentesi erbivora si riprende alla grande: arriva in finale sia al 500 di Londra che a Wimbledon (la sua prima in uno Slam) ma sbatte sempre contro Andy Murray. Salta le Olimpiadi di Rio mentre agli Us Open rimedia la peggior sconfitta dell’anno: fuori al secondo turno con Harrison. Nel finale di stagione vive di alti e bassi, ma i risultati conquistati e le debacle altrui, fisiche e agonistiche, gli permettono di stazionare nella top 6 fin da inizio agosto e centrare con anticipo le Finals.

[fncvideo id=48605]

IL GIOCO – Bum Bum Raonic. Sono 824 gli aces messi a segno dal canadese nel 2016, un dato lontano dal suo record personale ma comunque significativo. Insieme al micidiale diritto la battuta è sicuramente il suo punto di forza. I miglioramenti nel rovescio gli hanno permesso di vincere con regolarità e di inserirsi nei piani alti del ranking Atp, arrivando a una sola vittoria dalla top 3.

IL PRONOSTICO – I problemi fisici sono un bell’handicap. Con Djokovic in crisi, Wawrinka che sta vivendo troppi alti e bassi e le assenze pesanti di Federer e Nadal, Raonic poteva candidarsi come il principale avversario del neo numero uno Andy Murray. Invece dovrà vivere alla giornata, gestendo le energie nella maniera migliore possibile. Il girone “facile” potrebbe agevolarlo, ma sarà l’esordio di domenica contro Monfils (un altro che non è al meglio della condizione) a dirci se il canadese potrà esprimere il suo miglior tennis nel corso del torneo. L’obiettivo, se competitivo, sarà superare almeno il round robin, cosa che non gli riuscì nel 2014.

Marco Castro

Share
Published by
Marco Castro

Recent Posts

Da Nadal a Paolini: l’avventura di Marc López nel circuito WTA è appena iniziata

Dopo anni trascorsi a fianco di Rafael Nadal, Marc López si lancia in una nuova…

5 ore fa

Squalifica a Purcell, Kyrgios e Millman polemizzano: “Sistema antidoping incoerente e ingiusto”

La sospensione di Max Purcell per 18 mesi ha acceso un nuovo e acceso dibattito…

6 ore fa

Atp Madrid: Arnaldi continua a incantare e batte Tiafoe in due set

Matteo Arnaldi continua la sua corsa da protagonista al Masters 1000 di Madrid. Il tennista…

7 ore fa

Scandalo a Sabadell: Gulin fa gesti osceni e insulta l’arbitro, squalificato (VIDEO)

Un episodio clamoroso ha scosso il mondo del tennis professionistico nel corso del torneo ITF…

11 ore fa

Bublik si sfoga con Lahyani: “Il tennis era più facile cinque anni fa” (VIDEO)

Durante gli ottavi di finale del Masters 1000 di Madrid, Alexander Bublik ha regalato al…

12 ore fa

Rafael Nadal difende Jannik Sinner: “Credo al 100% nella sua innocenza”

Nel mondo del tennis professionistico, pochi nomi evocano rispetto e autorevolezza come quello di Rafael…

12 ore fa