Questa notte, quando le nostre lancette hanno cominciato a solleticare le cinque del mattino, a New York si è consumato il crepuscolo di una delle più trascinanti utopie della storia del tennis. Per settimane intere abbiamo premurosamente cullato il sogno regalatoci da Roger Federer, temendo che da un momento all’altro potesse irrimediabilmente sciuparsi, come spesso accade a tutto ciò che noi stolti umani non siamo in grado di preservare.
Combattuti tra ebrezza ed incertezza, col passare dei minuti, dei punti e delle imprese ci siamo sempre più convinti che questa chimera fosse ormai prossima al suo strabiliante compimento. Questo vivificante miraggio aveva un nome o, per meglio dire, un acronimo: SABR (Sneak Attack By Roger).
Una burla, una magia, un atto di ribellione al raziocinio, questo e non solo questo era “SABR”. Grazie a questo magnifico artificio generazioni di appassionati, dai più avvizziti ai meno navigati, si sono lasciati abitare dalla speranza che un altro tennis fosse davvero possibile.
Poi però è arrivato il serbo infame che, in poco più di tre ore, ha dimostrato che ‘sta Sabr, tutto sommato, non serve ad una benemerita minchia.
Dall’epilogo della contesa non abbiamo smesso per un solo secondo di crogiolarci nella mestizia e nel disincanto, angustiati dalla prospettiva di incalcolabili decadi di narcolessia tennistica.
Tennis Circus è sensibile al vostro travaglio, che poi che è anche il nostro, ed è per questo che abbiamo deciso di rivelarvi, con grande anticipo rispetto alla concorrenza, i nuovi eretici stratagemmi che Roger assieme al suo team(Stefan Edberg, Severin Luthi e Giucas Casella) sta elaborando per disintegrare quel cazzo di tiramolla.
SAGR (Sparargli Alle Gambe Ripetutamente)
Persuasiva contromisura molto in voga in Italia tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli 80, atta alla vigorosa intimidazione di individui restii ad assoggettarsi alle volontà di altri individui. Federer non dovrà far altro che assoldare un ex brigatista da piazzare tra i raccattapalle e munirlo di un’arma da fuoco tascabile. Qualora l’esito della partita dovesse vedere soccombere Roger, il finto ball boy dovrà guarnire di piombo gli arti inferiori del demoniaco contorsionista, fino alla definitiva gambizzazione. A quel punto, ottenuta la garanzia della permanente invalidità del serbo, sfoderare palle corte a ripetizione, al fine di conciliare l’utile al dilettevole.
SAPM (Stan Ammazzalo Per Me)
Nel caso specifico Roger eviterebbe qualsiasi tipo di implicazione giudiziaria, avvalendosi di una norma ad personam emendata dal parlamento svizzero. La specifica legge contempla la possibilità, da parte di Federer, di poter delegare un connazionale nell’assolvimento di compiti sgraditi, ingrati ed indesiderati. Federer si è già avvalso di questa norma per la fecondazione della consorte, affidata all’impavido Marco Chiudinelli. Dalla prossima stagione potrebbe nuovamente abusarne per farsi sostituire, nelle finali Slam contro Djokovic, dall’unico svizzero che sia in grado di tramortire l’odiato persecutore: Stan Wawrinka.
A lavoro ultimato Waw verrà ricompensato con una Donna Vekic gonfiabile, da utilizzare durante le sempre più frequenti trasferte oceaniche della vivace fidanzatina.
SDGR (Somministazione Di Glutine Radioattivo)
E’ ormai di dominio pubblico la malattia autoimmune dell’intestino tenue che affligge, da più di un lustro, il denutrito serbo: la celiachia.
Novak, a causa di questo disturbo digestivo, è costretto a seguire una dieta ferrea, calibrata con scrupolo maniacale. Per annientare il cagionevole belgradese Federer non dovrà far altro che sostituire uno dei bibitoni energetici di Nole con uno dei cocktail più amati dalla consorte Mirka: un frullato di Segale, Panzerotti, Gorgonzola, Zoccoli Olandesi e Polenta Taragna.
Una volta ingurgitato l’intruglio a Djoker resterà solo il tempo di infliggere un doppio 6-0 Pablo Carreno-Busta, prima di trapassare a miglior vita. Una vita senza Roland Garros.
SPEF (Segnalazione Per Evasione Fiscale)
Djokovic, per ovvie ragioni fiscali, risiede da lungo tempo nel Principato di Monaco, roccaforte di una sterminata schiera di facoltosi taccagni. Vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di scorgere nel box di Federer, specie nei tornei del Grande Slam, un pupazzone baffuto dai tratti somatici assai simili a quelli del numero 2 del mondo. Egli non è altro che il più temuto esattore fiscale del canton ticino: Robert Federer.
Il signor Robert dispone di una fitta rete di informatori sparsi in tutto il continente, sempre pronti ad aggiornarlo su eventuali malefatte fiscali dei rivali del figlio. E’ di poche ore fa l’indiscrezione che parrebbe inchiodare Marko Djokovic, amatissimo fratello di Nole. Il fratello d’arte avrebbe aperto una piadineria nei sobborghi di Belgrado utilizzando fondi illeciti, in buona parte sovvenzionati dal premuroso Novak. Tempo due o tre mesi e babbo Robert troverà il cavillo per far sbattere in gattabuia entrambi i fratelli Djokovic, adoperandosi per la confisca dei due titoli a Wimbledon e dell’ultimo U.S Open derubati al figliolo. Prima della notte di San Silvestro verrà dunque stravolta l’attuale graduatoria di Slam vinti: Federer passerà da 17 a 20, Djokovic da 10 a 7.
STAI- Sovrappopolare le Tribune di Ergastolani Incarogniti
In realtà questo espediente è già stato utilizzato poche ore fa nel corso della finale newyorchese. Le tribune dell’Artur Ashe erano state sapientemente gremite di trogloditi lobotomizzati, incaricati di esibire il lato più becero e meschino dell’essere umano, al fine di demolire la tenuta psicologica di Djokovic. A parte qualche sacrosanto bestemmione,però, Nole si è dimostrato impermeabile all’ininterrotto tentativo di sabotaggio psichico, procurando indelebili infiammazioni rettali ai presenti.
Per la prossima finale Federer sarà costretto a perfezionare il piano, attraverso un casting da effettuarsi nei principali istituti penitenziari del globo. Non basteranno più dei figli di escort che, tra la prima e la seconda di servizio, scherniscano senza ritegno il serbo. D’ora in poi ci vorranno dei criminali di acclarata fama interplanetaria, capaci di alternare la violenza verbale a quella fisica, in modo da togliere ogni punto di riferimento al numero 1 del mondo.