Angelo Binaghi: “l’assenza di Federer a Roma non è più un problema”

Il Presidente della FIT, nella consueta conferenza stampa pre-finali, ha reso noto il bilancio della 75esima edizione degli Internazionali BNL di Roma, definendola più che positiva. L'assenza del campione svizzero, pur incolmabile da un punto di vista mediatico, non ha influito sugli incassi del torneo che sono stati comunque stellari.

Anche quest’anno si può parlare di annata memorabile, per il torneo capitolino che non smette di crescere e progredire. E’ questa la sintesi che emerge dalla conferenza stampa rilasciata dal Presidente della Federtennis Angelo Binaghi, nella mattinata di ieri, prima delle finali femminile e maschile. “Abbiamo battuto tutti i record di fatturato e di utileha dichiarato il capo della FITIl valore della produzione del torneo è superiore ai 32 milioni di euro, 10 dei quali rimarranno nelle casse della Federazione e della Coni-Servizi, che è il nostro partnerQuesto ci consente di incrementare quello che io chiamo il ranking del Coni; sui bilanci riferiti al 2016, il calcio fa la parte del leone con 174 milioni di euro di fatturato, noi siamo secondi con oltre 50 milioni, dato stimato per difetto, perché se andiamo a considerare il bilancio consolidato al 2017, compreso quello delle società controllate, questa cifra ha superato largamente i 60 milioni di euro“. Insomma, non si pecca di superbia se si parla di “torneo praticamente perfetto“, come lo ha definito Binaghi. Sarebbe stato più che perfetto con la presenza di Roger Federer, assente dal 2016, domandano i giornalisti? “Anche se avesse partecipato, che avremmo potuto fare di più? Alzare il prezzo dei biglietti? Venerdì, sabato e domenica abbiamo ottenuto il sold out, come non era accaduto nemmeno lo scorso anno. Ovvio, con Roger sarebbe stato un torneo ancora miglioreha ammesso il Presidentema gli Internazionali BNL d’Italia il problema Federer lo hanno superato ampiamente già lo scorso hanno, quando abbiamo battuto il record dei record di incassi, dimostrando ancora una volta che i tornei di grandi tradizioni, e il nostro lo è, sono molto più forti anche del più grande campione di tutti i tempi“. Pochi rimpianti e sguardo al futuro, come le regole dell’imprenditoria insegnano insomma. Alla domanda se è previsto un passaggio di categoria da Masters 1000 a Super Masters, con durata di 10 giorni, Binaghi risponde: “per quanto riguarda l’upgrade del torneo se ne sta occupando Sergio Palmieri, che è il nostro delegato ai rapporti con l’ATP, il migliore che l’Italia possa avere, e noi rispettiamo i ruoli. So che Palmieri ne ha parlato con Kermode (presidente ATP) e so che ha avuto un lungo confronto su questo anche con Novak Djokovic, rappresentante dei giocatori nel board. L’argomento è di stretta attualità, l’ATP ci sta riflettendo ancora. Noi per due volte pensavano di averlo raggiunto, vediamo più avanti. 

Nel frattempo, oltre al progetto di dotare di un tetto il Campo Centrale, nel 2019 la Next Gen Arena disporrà di 5.000 posti contro i 3.500 attuali, incrementando del 15% la propria capienza. Cambierà forse di nuovo il nome (fino al 2016 era la Supertennis Arena) e sarà utilizzata anche in estate all’interno del circolo del Foro Italico.

Next gen Arena

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