L’azzurro emozionato per il ritorno al Foro Italico
Dopo quattro lunghi anni di assenza, Matteo Berrettini torna a calcare la terra rossa del Foro Italico, teatro degli Internazionali BNL d’Italia, con il cuore pieno di emozione e un rinnovato spirito di battaglia. Il tennista romano, numero 30 del ranking mondiale, debutta direttamente al secondo turno del Masters 1000, sperando di lasciarsi alle spalle gli infortuni che ne hanno segnato le ultime stagioni.
“Quanto sei bella Roma”, ha esordito sorridendo durante il media day, accendendo immediatamente l’entusiasmo dei tifosi. “Qui è dove ho imparato ad amare il tennis e dove ho sognato di diventare un giocatore. Voglio assolutamente godermi questa atmosfera.”
Un ritorno atteso, nonostante le incognite fisiche
Berrettini si riaffaccia al torneo romano dopo una nuova battuta d’arresto patita a Madrid, dove è stato costretto al ritiro per un problema agli addominali durante il match contro Giron. Un’area del corpo che, come lui stesso ha ammesso, rappresenta da tempo il suo punto debole: “L’addome per me è come la kriptonite”, ha spiegato. “Anche se l’infortunio non è così grave, è una parte molto sensibile.”
Il romano, però, ha scelto di non forzare in Spagna, privilegiando il recupero in vista dell’appuntamento nella sua città natale. “Dopo Madrid ho riposato per recuperare. Oggi ho fatto un buon allenamento con Korda e mi sento bene. Ammetto che dopo Madrid ho visto i fantasmi degli anni passati, ma con il mio team abbiamo cercato di rimanere positivi.”
La maturità nella gestione fisica, emersa chiaramente in questa fase della carriera, rappresenta una novità importante per Berrettini, deciso a non compromettere il prosieguo della stagione. “Devo avere rispetto per me stesso, per la mia salute mentale e fisica. Se scendo in campo, è perché penso di poter vincere.”
Il sogno di un derby speciale con Fognini
Sabato, Matteo affronterà il vincente del match tra il britannico Jacob Fearnley e Fabio Fognini. Proprio quest’ultimo ha annunciato che questa sarà la sua ultima apparizione al torneo capitolino. L’ipotesi di un derby italiano ha acceso la fantasia degli appassionati e risvegliato anche la sensibilità del romano: “Fabio è stato il portabandiera del tennis italiano per tanti anni. Quando ero piccolo, guardavo le sue imprese. Abbiamo caratteri completamente diversi, ma l’ho studiato tanto. Se ha deciso di fermarsi, significa che è il momento giusto per lui. Gli auguro il meglio per il futuro.”
Berrettini non ha mai nascosto il legame profondo con il pubblico romano, che considera una vera spinta emotiva nei momenti chiave. “Spero in un tifo speciale, ma sono sicuro che si farà sentire. Ho tanti amici qui e il calore di casa può aiutarmi a dare qualcosa in più. Storicamente, qui ho sempre fatto buone partite.”
Emozione e passione oltre il risultato
Per Berrettini, questo ritorno ha un valore che va oltre la competizione. È un rientro alle origini, al luogo dove tutto è cominciato. “Nella mia carriera le vittorie contano meno delle emozioni”, ha confidato. “Spero in un tipo speciale. Anzi, ne sono abbastanza sicuro.”
Il “Martello” romano si presenta all’appuntamento con il Foro Italico con la voglia di voltare pagina, pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera nella città che gli ha insegnato a sognare.