Novak Djokovic a Roma: “Sto meglio e sono fiducioso”

Novak Djokovic

A due giorni dalla pesante sconfitta (6-2 6-4) contro Nadal nella semifinale di Madrid, Novak Djokovic, in conferenza stampa a Roma, torna a parlare del particolare momento che sta attraversando, e delle aspettative che ripone su questa settimana romana, anche in vista del prossimo Roland-Garros.

“Pensavo – ha dichiarato Nole – che Madrid fosse uno dei migliori tornei che stessi giocando da un po’ di tempo a questa parte, sia dal punto di vista dei risultati, sia per come mi sentivo. Certo, non sto ancora giocando il tennis che so di poter giocare, ma questa può anche essere vista come una buona cosa: significa che posso ancora migliorare”. E il miglioramento, secondo il campione serbo, passa sempre “dall’allenamento quotidiano” e dalla “continua ricerca della perfezione”. Generalmente, a questo punto della stagione, le domande si sarebbero concentrare (quasi) esclusivamente sui French Open, quest’anno, visti gli ultimi risultati altalenanti, il clima pare un po’ più disteso, e Djokovic pare voler pensare una cosa alla volta. “Più o meno negli ultimi sei mesi – continua Nole – ho avuto degli alti e bassi e ho ottenuto dei risultati inaspettati, per la gente e per me. Le aspettative erano altre, ma questo è lo sport e queste sono le circostanze in cui mi trovo ora. Posso comunque dire che il mio livello è superiore rispetto a due mesi fa e, anche se ultimamente non ho vinto molti big match, ho molta fiducia in me e sulle mie capacità di giocatore. Ormai le tante vittorie mi hanno dato un’esperienza tale da sapere che se continuo a lavorare come so e come sto facendo, i risultati arriveranno di conseguenza. La fiducia per questa settimana, quindi, è molto alta”.

C’è chi pensa anche che i suoi alti e bassi possano derivare dalla sua particolarissima dieta e dalla sua corporatura per alcuni “eccessivamente magra”. “Come ogni punto di vista – taglia corto Djokovic – lo rispetto, ma non penso proprio sia così”.

A proposito del suo prossimo avversario, che sarà uno tra Bedene e l’italiano Mager, il serbo ha dichiarato: “innanzitutto rispetterò chiunque troverò dall’altra parte della rete, perchp a questi livelli nessun avversario è da sottovalutare. Ho visto alcune partite di Bedene e ci ho già giocato contro, quindi se dovesse essere lui, saprei cosa fare per batterlo. So anche che devo concentrarmi esclusivamente sul mio gioco, perché se riesco a farlo, posso battere chiunque”.

Le ultime battute Nole le lascia a proposito del suo prossimo allenatore, sul quale ancora non si sbilancia. “Ho una particolare ammirazione verso gli atleti che hanno fatto la storia di questo sport. Ho avuto il privilegio di lavorare con Boris Becker per tre anni, ed è stato fondamentale per la mia carriera e anche per la mia vita personale. Il discorso con il prossimo allenatore – ha concluso il campione nato a Belgrado – non sarà una questione di curriculum, non gli chiederò certo di presentarmi il suo CV, sarà più che altro un confronto tecnico e umano, voglio trovare una persona con la quale poter migliorare sotto tutti i punti di vista”.

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