L’edizione 2025 degli Internazionali BNL d’Italia si è chiusa con numeri e ambizioni senza precedenti. Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), Angelo Binaghi, ha tracciato un bilancio entusiasta: “Credo che abbiamo vissuto un’edizione memorabile. La vittoria di Jasmine Paolini, il ritorno di Jannik Sinner, il Centrale pieno, la presenza del presidente della Repubblica… sono emozioni che ci porteremo dentro tutta la vita”.
Dal punto di vista dell’organizzazione, il raddoppio del site, l’introduzione di nuove aree relax e l’arrivo di eventi collaterali musicali e gastronomici hanno contribuito a rendere l’esperienza dei tifosi più ricca e piacevole. Un progetto che ha riscosso grande successo e che, nelle parole del presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, è solo l’inizio: “Abbiamo vinto una scommessa. Il nuovo impianto si sta dimostrando all’altezza, e gli investimenti continueranno”.
I numeri confermano il momento d’oro del tennis italiano. Il torneo ha registrato oltre 392.000 spettatori paganti, un incasso dalla biglietteria di oltre 35,5 milioni di euro, e un impatto economico complessivo pari a 894,9 milioni di euro, generati “dal nulla, senza un euro di contributo pubblico”.
Il surplus gestionale verrà reinvestito secondo tre direttrici principali: acquisto di diritti televisivi per il canale Supertennis, promozione del tennis e padel nelle scuole con il progetto “Racchette in Classe”, e sviluppo delle infrastrutture sportive. Parte dei fondi sarà destinata anche a “azzerare le quote federali” per i club affiliati, un’iniziativa che mira a favorire la crescita giovanile e a incentivare nuovi investimenti locali.
Binaghi non ha risparmiato critiche al sistema di trasmissione attuale del tennis, definendo l’esclusiva delle TV a pagamento come “un’odiosa limitazione” che riduce l’impatto economico e sociale del movimento: “Il beneficio potrebbe essere ancora maggiore se non ci fosse questo grave danno economico”. Il ritorno del tennis su Rai1 è stato accolto con entusiasmo, ma resta l’obiettivo di rendere il tennis sempre più accessibile al grande pubblico.
Il presidente FITP ha rilanciato un tema che agita da tempo i vertici del tennis mondiale: “In quale altra parte della società esiste un monopolio che dura da più di cento anni? Perché gli Slam devono essere solo quattro?”. Secondo Binaghi, è tempo di rivedere le gerarchie del circuito internazionale: “Noi siamo campioni del mondo dentro e fuori dal campo. Non dobbiamo essere secondi a nessuno”.
Il sogno di vedere Roma come quinto Slam passa attraverso il consolidamento dell’evento e l’ambizione di proporre un modello organizzativo e strutturale superiore: entro il 2027 il Centrale sarà dotato di copertura retrattile, più spazi coperti, e la capacità sarà portata a 45.000 posti. Un passo fondamentale anche per superare le attuali criticità logistiche, come l’assenza di metropolitana diretta o parcheggi adeguati.
I numeri parlano chiaro: nel 2025 il tennis italiano ha registrato una crescita del 19% nei tesserati, con un incremento record del +15,4% nel solo tennis. In parallelo, anche il pickleball inizia a ritagliarsi uno spazio importante, con un ritmo di crescita dieci volte superiore rispetto al padel nei suoi primi anni.
Ma Binaghi invita alla cautela: “Dobbiamo tenere i piedi per terra. Questo è un momento straordinario, ma dobbiamo lavorare più di prima per farlo durare il più possibile”. La missione della FITP è chiara: trasformare l’attuale boom in una crescita strutturata, popolare e sostenibile.
Oltre agli Internazionali, si lavora anche su altri fronti: il progetto di riqualificazione del Centrale del Foro Italico ha un valore complessivo di 160 milioni di euro e prevede la trasformazione in un impianto polifunzionale, pronto a ospitare eventi sportivi, concerti e manifestazioni culturali. Verrà inoltre realizzato un museo dedicato a Pietro Mennea nelle gallerie sotterranee.
Nel frattempo, si valuta la possibilità di eliminare temporaneamente la Grand Stand Arena per facilitare i lavori. “Ormai le soluzioni tecniche ci permettono di immaginare cose che anni fa non erano neanche ipotizzabili”, ha spiegato Mezzaroma.
In definitiva, l’Italia del tennis non si accontenta più di partecipare: punta a essere protagonista. Con passione, visione e investimenti mirati, Roma prova a spingere i confini del tennis mondiale verso un nuovo equilibrio.
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