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Un ritorno speciale, una finale combattuta e lo sguardo già rivolto al Roland Garros
Dopo tre mesi lontano dal circuito per infortunio, Jannik Sinner ha scelto il palcoscenico più prestigioso d’Italia per il suo ritorno: gli Internazionali BNL di Roma. Un rientro carico di emozione, culminato con una finale di altissimo livello contro Carlos Alcaraz, poi vincitore del torneo. Nonostante la sconfitta, il campione altoatesino si è mostrato sereno e determinato, consapevole dei passi avanti compiuti e di ciò che ancora manca per raggiungere la vetta sulla terra battuta. “Avrei firmato a inizio torneo per arrivare in finale”, ha dichiarato durante la cerimonia di premiazione, con il sorriso di chi sa apprezzare anche un traguardo sfiorato.
Una prestazione positiva e un banco di prova fondamentale
Sinner ha giocato un primo set solido, mettendo in difficoltà Alcaraz con ritmo e profondità. Nel secondo set, però, lo spagnolo ha alzato l’intensità, riuscendo a capitalizzare su alcuni momenti chiave. “Ho giocato alcuni match davvero buoni. Oggi avrei dovuto fare un paio di scelte diverse, ci sono stati momenti che avrebbero potuto cambiare la partita”, ha ammesso in conferenza stampa.
Il ritorno alla competizione non è stato semplice. Tre mesi lontano dai campi avrebbero potuto pesare di più. Invece, la risposta fisica e mentale di Jannik è stata molto positiva. “Mi mancano ancora un po’ di partite, soprattutto in situazioni importanti come 15-40 o 6-5”, ha spiegato, indicando nella gestione dei momenti chiave una delle aree di miglioramento.
Le difficoltà sulla terra e la crescita costante
La terra rossa non è la superficie preferita di Sinner, e lui stesso lo riconosce: “È dove faccio più fatica, ma abbiamo giocato bene. Devo migliorare il movimento e l’intensità. È stato un buon test per capire dove sono”. In vista del Roland Garros, il torneo di Roma ha offerto indicazioni fondamentali. Nonostante la sconfitta, il livello raggiunto in breve tempo lascia ben sperare.
La consapevolezza dei propri limiti si unisce al desiderio di crescere: “Per cambiare livello devo cambiare piccole cose”, ha detto. A Roma ha dimostrato di essere già vicino al suo standard migliore.
Emozione, famiglia e il calore del pubblico italiano
A rendere ancora più speciale il torneo è stato il supporto ricevuto dal pubblico. “Esperienza meravigliosa giocare in Italia. Mi hanno trattato come un bambino, il supporto era incredibile”, ha raccontato. Non sono mancati nemmeno i momenti divertenti, come quando ha scherzato sull’assenza del fratello, preferendo la Formula 1 a Imola: “Piuttosto che essere qui, è andato a vedere la F1. Grazie lo stesso”, ha detto tra le risate del pubblico.
Ma Sinner non ha parlato solo di sé. Ha voluto elogiare tutto il movimento azzurro: “È stato un successo enorme per l’Italia: Jasmine ha vinto singolare e doppio, io e Lorenzo abbiamo fatto il nostro nel maschile”. Un vero leader, capace di guardare oltre il proprio risultato.
Verso Parigi, con fiducia e ambizione
Con lo sguardo già proiettato verso il secondo Slam della stagione, Sinner mostra grande determinazione. “Parigi sarà diverso. Lo Slam per me è ancora più importante, ma mi piace. Ho sempre voluto far bene lì”, ha detto.
Nonostante il rammarico per la finale persa, l’obiettivo è chiaro: “Ora un paio di giorni per riposarmi, poi guarderò avanti”. Il Roland Garros rappresenta una nuova sfida, ma il cammino fatto a Roma dimostra che Sinner è tornato, e forse più forte di prima.
