Dopo tre mesi lontano dai campi, Jannik Sinner è pronto a riabbracciare il pubblico degli Internazionali d’Italia con la voglia di scrollarsi di dosso la ruggine e tornare protagonista. La squalifica per l’accordo con la WADA sul caso Clostebol è ormai archiviata, e l’altoatesino – oggi numero uno del mondo – si presenta al Foro Italico con un tabellone tutt’altro che semplice. Ma proprio la complessità del percorso potrebbe diventare un’opportunità per tornare gradualmente al top in vista di Parigi.
Il sorteggio non ha regalato sconti a Sinner. Dopo il bye del primo turno, il suo debutto avverrà tra venerdì e sabato contro il vincente della sfida tra Mariano Navone e Federico Cinà. Entrambi pongono interrogativi diversi: l’argentino è un classico specialista della terra rossa, già tra i top 30 e capace di rendere ogni match una battaglia; il giovane Cinà, invece, rappresenta una sfida meno ostica sul piano tecnico ma carica di emotività per via della cornice tutta italiana. Un derby non è mai semplice e a Roma la tensione può farsi sentire ancora di più.
Superato il primo ostacolo, per Sinner non sarà affatto una passeggiata. Al terzo turno potrebbe trovarsi di fronte Alejandro Davidovich Fokina, in buonissima forma e particolarmente a suo agio sulla terra. Ancora più complicato l’eventuale ottavo di finale contro Francisco Cerundolo, che proprio a Roma lo ha eliminato nel 2023 e che ha mostrato segnali importanti di maturità tecnica e mentale in questa stagione.
Le cose potrebbero leggermente migliorare ai quarti di finale, dove gli avversari più probabili sono Casper Ruud, fresco vincitore a Madrid, Ben Shelton o Matteo Berrettini, outsider di lusso in caso di exploit. Sfide di alto livello, certamente, ma anche incontri nei quali Sinner potrebbe arrivare già più rodato, con qualche partita nelle gambe e con la fiducia ritrovata.
In semifinale, i possibili avversari includono nomi come Taylor Fritz, Alex De Minaur, Tommy Paul e Andrey Rublev. Nessuno di loro è uno specialista puro della terra rossa, il che potrebbe giocare a favore dell’altoatesino. Il vero sogno, però, resta l’eventuale finale contro Carlos Alcaraz, possibile solo all’ultimo atto visto che lo spagnolo è stato sorteggiato nella parte opposta del tabellone. Insieme a lui, anche Alexander Zverev, Jack Draper e Lorenzo Musetti sono nomi da tenere d’occhio.
Non ci si aspetta da Sinner un’immediata vittoria, ma piuttosto un torneo che gli permetta di ritrovare le sensazioni giuste in vista del Roland Garros. Come sottolineano gli addetti ai lavori, il tabellone non fa sconti, ma proprio per questo si presenta come particolarmente allenante. Ogni match sarà un test vero, contro avversari capaci di esaltarsi sulla terra.
Non si può chiedere a Jannik di tornare dopo tre mesi e vincere subito ma la sua forza mentale e la capacità di adattamento hanno già sorpreso in passato. Roma, con il calore del suo pubblico e l’adrenalina dell’attesa, potrebbe rivelarsi il palcoscenico perfetto per l’inizio di una nuova rincorsa.
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