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Angelique Kerber: «Non è stata Victoria a perdere la partita, sono io che l’ho vinta»

Microfoni ad Angelique Kerber che analizza la grande vittoria di oggi contro Victoria Azarenka, il primo successo in sette match contro la bielorussa.
«La chiave del match è stato il mio gioco aggressivo. Lei non ha perso la partita, sono io che l’ho vinta» ha detto la mancina di Brema.

«Hai perso le precedenti due semifinali Slam che hai giocato. Ora affronterai una giocatrice unseeded (Johanna Konta n.d.a.): riuscirai a fare il passo successivo?»
«Chiunque arrivi ad una semifinale significa che in precedenza ha giocato e vinto cinque match. Cercherò di concentrarmi sul mio gioco, di essere aggressiva, come ho fatto oggi».

Anche la Azarenka ha valutato l’incontro palesando molta delusione.
«Sicuramente l’inizio non è stato ottimale» ha sottolineato Vika. «Il mio gioco di gambe non è stato buono, così come i miei tiri. Ho compiuto molti errori gratuiti nei momenti chiave».

«Pensi sia solo una questione di tempo e presto riuscirai a raggiungere un’altra finale del Grande Slam?»
«Io penso solo a lavorare. Per quel che riguarda i risultati, vedremo quello che succederà» ha concluso la due volte campionessa qui a Melbourne.

Parola, in seguito, a Johanna Konta, che battendo Shuai Zhang è diventata la prima britannica a centrare la semifinale di uno Slam dopo 33 anni, da quando nel 1983 Jo Durie raggiunse il penultimo atto agli US Open.
«Dopo la vittoria al primo turno contro Venus Williams pensavi soltanto di entrare nel match successivo e giocartela. Ora sei arrivata in semifinale: quanta fiducia hai adesso?»
«Io mi avvicino ad ogni incontro alla stessa maniera; entrare in campo e dare il massimo. Sono stata in grado di esprimermi ad un buon livello anche oggi».

Anche la Zhang si è complimentata con la britannica. «Ho dato del mio meglio, ma Johanna ha giocato molto bene» ha detto la tennista nata a Tianjin.

«Avete avuto un bell’abbraccio alla fine. Cosa vi siete detti?»
«Si è congratulata con me per queste due settimane. Lei è un’ottima amica».

Antonio Pagliuso

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