Anna Floris, classe 1982 ed ex n. 129 del mondo, non ha abbandonato il tennis: attualmente infatti gioca ancora gare a squadre e tornei Open, compatibilmente con il suo lavoro presso il Tennis Club Viterbo con il compagno Paolo Ricci, che scoprì il suo talento e la lanciò nel tennis che conta. Anna è felice della sua carriera; un solo piccolo rimpianto, non essere mai entrata in top-100.
Quando hai scoperto il tennis?
Sin da piccola conosco il tennis perchè tutta la mia famiglia era appassionata e giocava: li accompagnavo sempre al Circolo. All’età di 5 anni ho iniziato a prendere in mano la racchetta, e da lì non ho mai smesso.
Quando hai capito che potesse diventare un lavoro?
Quando ho iniziato a ottenere i primi risultati: ho capito che potevo farcela, e così ci ho provato!
Che emozione hai provato quando sei entrata in top 150?
Bellissima emozione vedere quel numero! Ero tra i migliori, e soprattutto sapevo che avrei potuto giocare gli Slam! Peccato solo dinon essere entrata in top-100…
Qual è stata la vittoria di torneo che ricordi con maggior piacere?
Direi la vittoria nel 50.000$ di Madrid e il primo turno vinto nel primo Slam giocato agli Us Open! Poi ora la vittoria dei Campionati italiani vinti da poco a casa mia nella mia terra… Questa vittoria non la scorderò mai!
Di cosa ti occupi ora?
Ora lavoro al Tennis Club Viterbo, con gli agonisti e con i bambini. Gioco anche la Serie A e Serie B al Tc Cagliari e, quando riesco, qualche torneo Open.
Cosa rimpiangi del periodo del tennis giocato da professionista?
Il mio rimpianto è avere incontrato una persona che credeva in me troppo tardi… Questa persona è il mio allenatore e mio fidanzato Paolo Ricci del Tennis Club Viterbo, dove lavoriamo insieme.
In campo femminile l’Italia fa molta fatica… a cosa addebiti queste difficoltà?
A livello femminile non vedo così tante difficoltà… Certo, è finito il grande ciclo femminile, ora ci sono i maschi! Ma ci sono ragazze molto giovani che stanno salendo e sono sicura che diventeranno top 100!
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