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Australian Open: Le parole delle protagoniste dei quarti di finale giocati nella notte

«Come è possibile vincere per diciotto volte consecutive contro una tennista come Maria Sharapova, ai vertici delle classifiche Wta da oltre un decennio?»
«Non so, veramente. Mi piace molto il modo in cui colpisce la palla e quando gioco contro di lei so che devo alzare il livello del mio gioco. Forse per questo ottengo la vittoria».

«Pensi di avere un vantaggio psicologico a questo punto?»
«Non so. Non ho idea».

«Sai che, ogni volta che hai raggiunto le semifinali qui a Melbourne poi hai vinto il titolo?»
«Veramente no, però va bene. Vedremo come andrà».  Queste le risposte di Serena Williams, intenzionata a riprendere il discorso che qualche mese fa le fu interrotto da Roberta Vinci, dopo il successo in due set contro la Sharapova.

Quasi rassegnate sono apparse le parole con le quali la siberiana ha commentato il diciottesimo k.o. di fila (il diciannovesimo in ventuno incontri) contro la Williams; pensate, Masha non ottiene una vittoria contro la statunitense dai Finals del 2004, quasi dodici anni fa.

«Quanto è frustrante non riuscire ad interrompere questa infinita serie negativa contro Serena?»
«E’ certamente frustrante, ma allo stesso tempo molto motivante. Serena ti fa lavorare duramente e per me, come per le altre nostre colleghe, è un’ispirazione» ha detto la Sharapova.

«Pensi possa essere battuta nel prosieguo del torneo?»
«Non posso dirlo con certezza, ma credo proprio di no» ha concluso la cinque volte campionessa in tornei del Grande Slam.

In precedenza erano state ascoltate Agnieszka Radwanska e Carla Suarez Navarro, dopo il match che ha portato la 26enne di Cracovia alla sua seconda semifinale al Melbourne Park dopo quella del 2014.

«La vittoria a Singapore ti ha dato una spinta in più per provare a vincere uno Slam?»
«Direi di sì, considerato che lì giochi soltanto con le top del mondo» ha risposto la Maga. «Quella vittoria mi ha dato molta fiducia, ma questa è una nuova stagione, un’altra storia. Sappiamo che ho rischiato di non essere qui dopo il match del quarto turno».

«Hai giocato nel modo che volevi oggi?»  è stato chiesto alla spagnola di Las Palmas.
«Non proprio; avrei dovuto essere più aggressiva, ma con Aga è sempre dura giocare».

«Come riassumi questo inizio di stagione?»
«Ho bisogno di giocare, ma mi sento molto bene. Ho giocato bene in queste prime settimane».

Antonio Pagliuso

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