ATP Finals: il debuttante Thiem riceve l’appoggio di Corretja

Manca molto poco all’inizio delle ATP Finals londinesi e, come tutti gli anni, il sito dell’ATP sta preparando approfondimenti, interviste e speciali riguardo l’evento che vedrà coinvolti gli otto giocatori più forti al mondo. Una certa curiosità si lega ai due debuttanti, divisi anche da percorsi storici diversi.
DEBUTTANTI – Gael Monfils arriva a Londra a trent’anni appena compiuti, come premio di una carriera talentuosa ma discontinua e colpita da infortuni. Dominic Thiem invece, dal par suo, giunge al prestigioso finale di stagione addirittura in anticipo sui tempi, vera e propria rivelazione stagionale. L’austriaco ha infatti dichiarato al portale dell’ATP di arrivare a Londra con il pieno dell’entusiasmo e della determinazione. Ha peraltro tracciato un punto sulla sua carriera, decisamente in ascesa, sostenendo di essere migliorato già “enormemente a partire dal 2015, sia a livello fisico che a livello di sensazioni in campo. In questa stagione ho proseguito nell’evoluzione del mio gioco, specialmente sulle superfici veloci, (culminato con la vittoria di Acapulco a febbraio, ndr). Sono soddisfatto in particolare della prima parte dell’anno”. Il continuo percorso di crescita gli ha infatti consentito di raggiunger il suo best ranking di numero 7 a giugno.

Thiem
PUNTO DI SVOLTA – “Indubbiamente”, prosegue Thiem nelle sue dichiarazioni, “battere Nadal è stato fondamentale: superare un monumento di questo sport è stato molto prezioso a livello di sicurezza. Quella partita è stata veramente complicata”. Il risultato migliore dell’anno però è stato al Roland Garros dove l’austriaco, da sempre molto pericoloso per chiunque sulla terra rossa, è giunto fino alla semifinale, dove è stato fermato da Djokovic. L’attuale numero otto al mondo ha anche delle belle parole per il suo allenatore, considerato il vero artefice del miglioramento globale del suo gioco: “Sono stato veramente fortunato a poter avere un allenatore come Gunter (Bresnik) sin da quando avevo nove anni. Avendo già allenato molti altri giocatori, con la sua esperienza è riuscito ad individuare le mie debolezze e a lavorarci su per migliorarmi giorno per giorno. Poter imparare da lui quotidianamente è stata una grandissima fortuna. I prossimi passi che Dominic si è posto coincidono con il “competere con i più grandi nei tornei più importanti. Sento di dover dimostrare ancora tanto. In ogni caso devo avere pazienza e lavorare, i momenti difficili arrivano quando si esce presto da un torneo o quando non ci si allena a sufficienza”.


DISSE CORRETJA – Il debuttante Thiem si presenta quindi con un gran morale a Londra, e incassa anche l’endorsement di Alex Corretja, l’ultimo giocatore in grado di vincere le finals da debuttante, ben diciotto anni fa, nel 1998. Lo spagnolo fece una grandissima cavalcata sconfiggendo Agassi e Albert Costa nel Round Robin e perdendo da Henman. Superò poi Sampras in semifinale vendicandosi infine in finale di quel Carlos Moya che lo aveva sconfitto nell’ultimo atto del Roland Garros quello stesso anno. Proprio ad Alex è stato chiesto un parere sulla possibilità, per uno dei due debuttanti, di vincere il torneo: “E perché non potrebbero? Non ci vedrei nulla di strano, sono ottimi giocatori. Chiaramente gli altri hanno più esperienza, ma possono dire la loro” ha risposto “Certamente non è scontato che succede, il titolo se lo devono andare a prendere. Ma ripeto, se sono lì è perché sono abbastanza bravi da starci, vedremo. Tra l’altro la possibilità di giocare contro i più forti al mondo ti gasa, ti senti molto coraggioso e sai che accrescerà il tuo bagaglio tecnico e di esperienza”. Per Thiem sarebbe indubbiamente la ciliegina sulla torta il poter iscrivere il suo nome nel club dei giocatori che hanno conquistato il prestigioso evento di fine stagione al primo tentativo e che attualmente include, oltre a Corretja, John McEnroe, Guillermo Vilas, Ilie Nastase e Stan Smith.

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