Franco Davin è il nuovo coach di Grigor Dimitrov

Lo scorso luglio, subito dopo Wimbledon, Grigor Dimitrov ha chiuso la sua collaborazione con Roger Rasheed, suo allenatore da diversi anni.

La scarsità di risultati importanti e l’attuale posizione nel ranking, che lo vede a stento tra i primi venti, devono aver avuto un ruolo decisivo in questa difficile decisione. Il cambio di coach può essere una scossa per segnare il passaggio da eterno incompiuto a giocatore in grado di esprimere appieno le proprie potenzialità.

DIMITROV US OPEN
Da quel momento, per diverse settimane, il nome di Dimitrov è stato accostato a diversi coach; primo tra tutti Ivan Lendl, col quale Grigor era stato visto allenarsi a Miami. In effetti l’offerta di Grigor c’è stata, ma è stata cortesemente rifiutata da Lendl. Il motivo sembra fosse legato alla indisponibilità dell’ex-campione ceco a seguire il giocatore bulgaro a tempo pieno.

Dimitrov dalla metà di agosto ha virato su Johan Ortegren. Il bulgaro è tornato ad allenarsi in Svezia nell’Accademia Good to Great, annunciando che la collaborazione con il coach svedese sarebbe andata avanti sino al termine della stagione.

Così non è stato ed ecco infatti, poche ore fa, l’annuncio del nuovo allenatore: Franco Davin.


Il quarantacinquenne coach argentino è lo storico allenatore di Juan Martin Del Potro.
Suo il merito di aver portato Delpo ai massimi livelli del tennis mondiale, alla conquista dello US Open 2009 ed alla quarta posizione nel ranking.

Poche settimane fa Davin ha, a sua volta, messo fine alla collaborazione con lo sfortunato campione argentino alle prese, come noto, con una serie di gravi infortuni al polso sinistro.
Per Davin si tratta certamente di una scelta molto importante poiché, negli ultimi anni, aveva declinato le richieste di molti allenatori, incluso Andy Murray, pur di rimanere al fianco di ‘Delpo’.

Davin e Dimitrov inizieranno la collaborazione in questi giorni. Molto probabile che, già dal torneo di Kuala Lumpur, in programma la prossima settimana, l’argentino sia al suo posto, lì nel player-box del bulgaro intento a cercare il modo giusto per trasformare l’eterno incompiuto Dimitrov in un vero campione.

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