Halle, Federer in cerca della “decima”

Consueta conferenza stampa pre torneo per Roger Federer che, poche ore dopo essere arrivato ad Halle dopo la vittoria di Stoccarda, è già pronto per una ennesima sfida.

É un Roger dall’aria felice quello che alle ore 18 di oggi si è presentato nella sala stampa del Gerry Weber Stadion di Halle. Il fresco numero uno del mondo ha scambiato due chiacchiere con i molti giornalisti presenti alla consueta conferenza di inizio torneo, toccando svariati temi. Si parte con una domanda sul numero uno che, appena raggiunto potrebbe subito scivolare via non confermando la vittoria qui. “Sì, sono pronto, perché no? Sono sempre entusiasta delle sfide, sono il campione in carica e sono venuto qui per cercare di difendere il mio titolo, non c’è dubbio. Magari il fatto di dover difendere il titolo mi distoglierà un pochino dal pensare al numero uno, ma la strada è ancora lunga, spero domani di iniziare bene. Credo di poter partire forte dopo la settimana che ho avuto a Stoccarda, ma allo stesso tempo voglio godermi questa settimana in vetta visto che non so quando e per quanto mi potrà accadere di nuovo”.

Sulla rivalità con Rafa: “Non so quanto ad oggi ci ispiriamo a migliorarci a vicenda. Di sicuro so perché gioco io, ed e perché amo farlo, amo giocare i tornei e confrontatrmi con i più Rafa incluso. Credo che dieci anni fa fosse una sfida più grande, ci incontravamo più frequentemente e volevo essere più forte di lui, ma ora tutto questo è un po’ scemato. Non giochiamo più così tanto contro a causa degli infortuni e della mia programmazione. Credo che anche per lui valga lo stesso discorso. Ha vinto di nuovo i French Open, che è stato assolutamente incredibile, e spero di incontrarlo ancora in stagione e combattere per la vetta.

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So che vincere un altro Slam sarà molto difficile, e quindi tornare numero uno, ma sono gia contento di avercela fatta ancora. Ora l’obiettivo è stare bene, che è l’unico modo di poter raggiungere i miei sogni”.

Quali sono le differenze con l’erba di Wimbledon? “Tutti i tornei sono diversi, indipendentemente dalla superficie, ci sono diversità di altitudine, per esempio Wimbledon è più in basso rispetto a qui. Inoltre andando avanti l’erba diventa sempre più dura. Ma mi piace l’idea che ogni settimana sia diversa, mi piace quando non è perfetta perché si può essere aggressivi anche se i margini sono più sottili.

E sul rientro di Murray: “Sono molto contento per lui, è bello rivederlo in campo. Abbiamo giocato insieme per le nostre fonadazioni, avuto molte battaglie epiche. È importante che ora si diverta e non si metta troppa pressione addosso”.

 

 

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