Lo spagnolo ha spesso superato i problemi fisici grazie al suo fantastico spirito da lottatore. Questa caratteristica, di recente, è stata elogiata da John McEnroe, nel corso di un’intervista rilasciata ad un magazine spagnolo: “Anche volendo, non potrei dare nessun consiglio a Rafa! Gioca con un’intensità che pensavo fosse impossibile possedere: non ho mai visto nessuno lavorare così duramente. Nadal conosce il suo corpo, sa di aver fatto moltissimi sforzi. Fermarsi per poi tornare è più complicato per lui – a differenza di Federer, il quale “nuota” più tranquillamente nelle sue acque (il campo), lo spagnolo si affatica più facilmente; d’altronde, non può oramai modificare più di tanto il suo stile di gioco. So quanto possa essere frustrante per lui pensare di essere in gran forma quando invece non lo è: lo scorso anno sembrava stesse andando alla grande in Australia, ma poi è stato costretto a ritirarsi nei quarti di finale contro Cilic. Non te lo aspetti proprio! Poi non ha giocato per ben 2 mesi ed è tornato per la stagione sulla terra, vincendo tutti i tornei su questa superficie. A Wimbledon era in ottime condizioni, ma poi si è infortunato nuovamente agli US Open. È imprevedibile.” A proposito degli Australian Open, McEnroe ha affermato: “Lo Slam australiano Australian è il torneo più diffcile da pronosticare perché qui, più che mai, la salute dei giocatori occupa un ruolo fondamentale: proprio come abbiamo visto con Andy Murray. O il punto interrogativo riguardo lo stesso Nadal, o ancora Wawrinka. Ma Djokovic è sempre andato forte in Australia (dove ha vinto ben 6 volte), e visto il modo in cui ha finito la stagione precedente è molto probabile che possa vincere e mantenere la vetta del ranking mondiale. Anche Roger sembra piuttosto preparato: è difficile scegliere. E poi ci sono i giocatori più giovani, uno dei quali farà sicuramente breccia prima della fine dell’anno.”
di Marco Tocci
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