Non solo il clima infausto, ecco tutte le criticità del Roland Garros

Mentre gli altri tornei Major attuano continui investimenti volti a migliorare il loro prodotto, la settimana appena trascorsa ha evidenziato come gli organizzatori del Roland Garros siano fermi, statici a delle vecchie problematiche che ne fanno, secondo molti, il peggior Slam di tutti.

Sotto la lente d’ingrandimento il problema che riguarda la sicurezza; incredibile per una manifestazione di questa portata. Impossibile dimenticare le invasioni di campo avvenute nel 2009 e nel 2015 da parte di tifosi di Roger Federer, per non parlare del lancio di un fumogeno nel 2013 durante la finale tra Ferrer e Nadal. È possibile tutto ciò in uno dei tornei più importanti dell’intero globo?

Parliamo degli stadi, altro argomento critico. Le fatiscenti strutture dello Stade de Roland Garros e i suoi mancati rinnovamenti (fermati anche dagli ambientalisti per preservare i giardini intorno al complesso) non possono che rappresentare un’immensa pecca per l’appeal del torneo.
Uno dei problemi più grossi, poi, non può che riguardare il Philippe Chatrier, l’unico centrale dei tornei del Grande Slam a essere sprovvisto di un tetto. Criticità enorme in un torneo organizzato in un periodo nel quale il maltempo è ancora possibilissimo. I forti rovesci di questi ultimi giorni ne sono stati un fulgido esempio.

Problema più recente, ma non di minor peso, quello relativo al sito web ufficiale della manifestazione, realizzato in maniera un po’ confusionaria e con poco riguardo per i suoi visitatori che si trovano a vagare su e giù per la pagina senza riuscire a trovare quello di cui necessitano.
Tutte queste problematiche non fanno che rendere meno appetibile una storica manifestazione che domenica (il tempo diventerà clemente o la finale si giocherà all’inizio della prossima settimana?) concluderà la sua 115esima edizione.

(fonte www.puntodebreak.com)

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