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Riforma classifiche FIT, chi ci guadagna?

RIFORMA – Tre sono le principali variazioni: l’abolizione del capitale di partenza, l’aumento delle vittorie base da considerare e due aggiornamenti annuali.
Il capitale: questa modifica interessa sicuramente i piani alti delle classifiche dove il ‘tesoretto’ proveniente dai punti base poteva essere sostanzioso per i giocatori di grado superiore ma viene eliminato con questo nuovo metodo.
Vittorie base: aumentano le vittorie considerate per il calcolo dei punteggi e questo in un certo senso sopperisce alla mancanza di capitale di partenza ed essere un aiuto soprattutto per le classifiche più basse.
Due aggiornamenti: la stagione sarà divisa in due parti. Fino al 2 aprile e fino al 2 luglio, con la solita chiusura prevista per l’ultima domenica di ottobre.
Ulteriori modifiche: oltre a quelle appena descritte, ci sono anche i bonus aboliti per le vittorie di sezioni intermedie dei tornei che non faranno quindi più classifica.
Diminuisce il bonus vittoria per i tornei BNL  legati alle pre-qualificazioni agli internazionali d’Italia che passano da 15 a 10 punti.
Rodeo di quarta categoria: Un grosso vantaggio per i tanti giocatori di quarta categoria è dato dall’abolizione del punteggio decurtato nei tornei ‘Rodeo’ che daranno punteggio pieno e non più soltanto il 40% dei punti come avviene ora.

CONSIDERAZIONI – I cambiamenti sono sempre da valutare con il tempo e soltanto questo ci dirà se saranno azzeccati. L’ impressione è quella che la coperta sia sempre corta. Da una parte si cerca di aumentare il ‘bisogno di punti’ che significa partecipazione a più tornei e ad un calendario più fitto. Tutto ciò potrà portare sicuri introiti alla Federazione, dall’altra parte però, questo aumento di partite fa si che servano più club disposti ad organizzare tornei e più giocatori costretti ad aumentare le spese ed il tempo dedicato alla loro passione per poter star dietro ai cambiamenti indetti dall’alto e provare a scalare qualche posizione in classifica.

Mirko Gianni

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