Olimpiadi: Sì a Tokyo 2020 ma … a porte chiuse

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Tokyo 2020 si farà – con qualche atleta che ha già raggiunto la capitale nipponica – ma non si potrà contare sul supporto del pubblico. Le ultime speranze sono svanite dopo l’annuncio di Tamayo Marukawa, il ministro giapponese per le Olimpiadi. L’aumento dei casi di covid-19 aveva già fatto immaginare questa ipotesi che adesso è diventata realtà.

Eppure, già una prima importante limitazione agli spettatori era arrivata ormai qualche mese fa quando si era deciso che solamente i residenti in Giappone avrebbero potuto aggiudicarsi un biglietto per gli eventi in programma. La “quarta ondata” che sta subendo il paese ha portato il governo alla sofferta decisione di prolungare lo stato d’emergenza fino al 22 agosto prossimo.

Alla riunione che ha portato a questa drastica soluzione ha partecipato, in video conferenza, anche il presidente del comitato olimpico internazionale Thomas Bach che, pur essendo già sbarcato nella capitale nipponica sta passando i 3 giorni di quarantena in un albergo. “Tutte le persone devono comprendere la gravità di quello che sta succedendo” ha detto Shigeru Omi, consigliere medico del governo.

A 15 giorni dall’inizio dell’edizione 2020 – o se preferite 2021 – delle Olimpiadi il Giappone deve fare i conti anche con il malcontento della sua gente che avrebbe volentieri fatto a meno, in queste condizioni, del prestigioso evento. Adesso però salgono le preoccupazioni anche degli atleti che potrebbero scegliere di dare forfait proprio per la mancanza del pubblico sugli spalti.

Per quel che riguarda il tennis, Novak Djokovic – ovviamente in lista per rappresentare la Serbia – aveva già dichiarato che non avrebbe preso parte ai giochi in caso di stadi vuoti. Una affermazione che però può sempre essere “rivista” dal numero 1 del mondo ATP visto che nel suo palmares manca ancora la medaglia olimpica. Uno spazio assolutamente da riempire.

Non ci sarà nemmeno Nick Kyrgios che, nello stesso periodo, sarà impegnato sui campi di Atalanta. Per il tennista di Canberra continua la riabilitazione dopo l’infortunio patito a Wimbledon e, già sulle sue storie di Instagram i più attenti avranno nottato una foto con la scritta “Next tournament Atlanta 250“. Ma è lo stesso torneo americano, in risposta ad un commento su twitter, a confermare la mancata presenza dell’australiano a Tokyo.

 

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