L’Italia, un popolo di detrattori: soprattutto quando in campo c’è Fognini

Fabio Fognini ha appena perso 3-1 con Lucas Pouille e scrivo queste righe, passatemi la licenza poetica, parecchio incazzato.

Incazzato perché siamo usciti, e soprattutto perché non ne posso più di leggere i soliti commenti denigratori su Fabio.

Premesso che son di parte perché a me nonostante i suoi difetti, Fabio piace, mi fa arrabbiare quando lo vedo perdere con gente più scarsa di lui perché “sbrocca”, ma allo stesso tempo mi piace il suo essere sopra le righe in uno sport dove pare che si debba per forza essere degli educandi svizzeri dimenticandosi di quando si impazziva per gente come McEnroe.

Fabio è  mancato nel match decisivo, un match che stava controllando fino a che non ha preso una delle sue imbarcate e nonostante tutto era comunque riuscito ad acciuffare nuovamente la parità.

Il problema è che poi apri i social e leggi di tutto.

“Sei ridicolo” , “la vergogna dell’Italia” ,”imbarazzante” ,  insulti di ogni genere ad un giocatore che ha sempre dimostrato un attaccamento incredibile alla maglia azzurra e che ci ha più volte tenuto a galla e tolto le castagne dal fuoco in tutti gli incontri in Davis.

Suppongo che tutti quelli che dicono che ha un atteggiamento vergognoso in campo, quando giocano al circolo siano dei lord, e non vi nascondete dietro alla frase che a voi non vi trasmettono in tv, perché quando siete al campo e bestemmiate su una riga avversaria o un dritto sui teloni probabilmente un bambino vi sta comunque guardando da oltre alla rete del campo.

Fabio Fognini

Fabio ieri andava a mio avviso risparmiato, mentre Barazzutti l’ha voluto far giocare, nonostante la coppia avversaria fosse nettamente più forte della nostra, poteva tirarsi indietro e invece è sceso comunque in campo, ma questo voi non lo vedete, tre giorni tre match, ma vedete solo la racchetta rotta nel terzo set.

Tra tutti questi fenomeni da tastiera poi ci sono i peggiori, quelli che insultano quando perde ed esultano quando l’Italia vince, spesso grazie al suo punto decisivo, ma dietro un pc si sa è tutto più facile.

Mi dispiace leggere questi insulti ad un giocatore che non si è mai tirato indietro quando è stato chiamato in causa in Davis,  per cui per una volta legatevi le dita e risparmiategli questa gogna mediatica per favore perché nonostante tutti i suoi difetti penso che Fabio non se la meriti.

Lo so saremo in pochi a farlo ma  nonostante le imprecazioni, le racchette rotte, le scenate isteriche ti diremo comunque grazie per ogni volta che scendi in campo per la nazionale azzurra.

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