Categories: OPINIONI

Seppur ferito, il rovescio a una mano non è morto

Tutti concordiamo sul fatto che il rovescio a una mano sia uno dei colpi più estetici ed eleganti che possiamo ammirare sui campi da tennis. Purtroppo, sono veramente pochi i tennisti che al giorno d’oggi giocano usando questa tecnica; la stragrande maggioranza dei ragazzi, infatti, nasce e cresce con il rovescio a due mani. Per fortuna degli esteti della racchetta, però, alcuni rimangono ancora fedeli al rovescio a una mano e nel weekend appena trascorso ben quattro di loro sono riusciti a imporsi in quattro diversi tornei Atp e Wta. Stiamo parlando di Stanislas Wawrinka, Dominic Thiem, Pablo Cuevas e Carla Suarez Navarro.

Anche grazie al ritiro dal torneo da parte di Djokovic a causa di un problemino agli occhi, Stanislas Wawrinka è riuscito a imporsi nella finalissima di Dubai battendo in una difficile sfida l’inossidabile cipriota Marcos Baghdatis. Anche per merito del suo temibilissimo rovescio a una mano, considerato dagli esperti come uno tra i migliori del mondo, il tennista di Losanna è riuscito a trionfare nella sua nona finale consecutiva e, generalmente, per la tredicesima volta in carriera. L’assoluta coordinazione, eleganza e potenza hanno reso Wawrinka uno dei maggiori esponenti, insieme al connazionale Roger Federer, di questo colpo.

Quello vinto ad Acapulco, è stato il primo trofeo sul cemento per il giovane Dominic Thiem. L’austriaco, che finora aveva trionfato soltanto sulla terra, ha dimostrato che può dir la sua anche in altre superfici potendo contare sul rovescio singolo che usa spesso e volentieri.

Molto abituato a vincere sulla terra rossa l’uruguaiano Pablo Cuevas. Il tennista nato trent’anni fa in Argentina, dopo aver trionfato la scorsa settimana a Rio de Janeiro piegando in semifinale un maestro della superficie terrosa come Rafael Nadal, ha ottenuto il successo anche nell’Open di San Paolo battendo l’altro spagnolo Carreño Busta. Anche per il sudamericano molto utile è risultato il rovescio a una singola mano, che pian piano lo sta conducendo nei pressi della top 20 mondiale.

Ancora più eccezionale la vittoria di Carla Suarez Navarro a Doha. La ventisettenne di Las Palmas, battendo la promettente teenager lettone Jelena Ostapenko, ha ottenuto il suo secondo titolo in carriera e questo rappresenta un evento importante in una Wta letteralmente dominata da giocatrici dal rovescio bimane; infatti, tra le giocatrici all’interno della top 100, soltanto Roberta Vinci e la promessa russa Margarita Gasparyan fanno compagnia all’iberica in questa speciale e affascinante categoria.

Qualche mese fa ci chiedevamo se il rovescio a una mano fosse destinato ormai a scomparire, ma la settimana appena trascorsa ci ha detto che la strada di questo elegantissimo colpo è ancora illuminata e lunga.

Antonio Pagliuso

Share
Published by
Antonio Pagliuso

Recent Posts

Addio a Braun Levi, stella del tennis californiano: travolto a 18 anni da un’auto guidata da una donna ubriaca

Una promessa spezzata nella notte Il mondo del tennis giovanile piange Braun Levi, astro nascente…

1 giorno fa

Tyra Grant, la nuova stella del tennis azzurro: “Voglio diventare la numero uno”

A soli 16 anni, Tyra Caterina Grant è già uno dei nomi più caldi del…

1 giorno fa

Renzo Furlan si racconta: “Con Paolini ci siamo lasciati al momento giusto. Su Sinner, solo voci ignoranti”

Un addio sereno e una nuova sfida: la transizione di Furlan dal campo alla TV…

1 giorno fa

Caroline Garcia sulla vita da sportiva: “Mi sono affidata ai farmaci per riuscire a giocare”

Una riflessione sincera che scuote il mondo del tennis Caroline Garcia, ex numero 4 del…

1 giorno fa

Moya critica la filosofia di Alcaraz: “Nessuno dei Big Three ha fatto come predica lui”

Un nuovo modello nel tennis: tra ammirazione e dubbi Il recente documentario A mi manera,…

1 giorno fa

Sinner infiamma Roma: bagno di folla e prime sensazioni al Foro Italico (VIDEO)

Il ritorno del numero 1: accoglienza da re al Foro Italico Jannik Sinner è tornato.…

1 giorno fa