Le magnifiche otto: Angelique Kerber

Meraviglioso il 2016 di Angelique Kerber, iniziato con l’Open di Australia, poi la finale a Wimbledon , un argento a Rio e infine la conquista degli US Open e della prima posizione del ranking. Spontaneo il confronto con Steffi Graf ultima tedesca a raggiungere le vette del tennis, che poi è anche l’idolo di Angelique. Angie, come la chiamano tutti, ma soprattutto le sue amiche polacche Aga Radwanska e Caro Wozniaki, tutte e tre di origine polacca.

Proprio in Polonia, a Puszczykowo il nonno di Angie, Januzs Rzeznik, ha costruito un centro sportivo con campi in cemento,  palestra e centro di recupero  intitolandolo a lei- tennis center Angie-, ed Angie stessa, nata a Brema il 18 Gennaio 1988, del capricorno, gioca per la Germania ma appena le è possibile raggiunge i nonni in Polonia, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia. Da piccola Angie praticava il nuoto, poi istradata  dal nonno ha scelto di continuare col tennis. I genitori, Slawomir e Beata, che erano entrambi giocatori di tennis da giovani, sostengono la scelta della figlia che ottiene  consensi e alcuni discreti successi da junior. Dall’età di 17 anni, anzi il padre stesso diventa allenatore di Angie e lo fa per molti anni, fino a quando dopo una sconfitta contro Victoria Azarenka,  Angie decide di trovarsi un altro coach. Il primo vero successo arriva  nel febbraio 2010, dove Angie raggiunge la finale a Bogotà. Nel 2011 arriva in finale agli US Open ma viene sconfitta dalla Stosur, e nel 2012, dopo la finale a Roma, entra in  top ten da dove praticamente non è più uscita. Angelique Kerber ha sempre lavorato duro sulla parte psicologica ed è nota per l’energia che le permette di uscire anche da situazioni complicatissime, forse la stessa che l’ha portata nel Gennaio di quest’anno a tenere testa a Serena Williams vincendo il suo primo Slam in tre set in 2 ore e otto minuti. E la grinta non è la sola dote della nuova n°1 del mondo, da buona tedesca, è molto caparbia. Lo scorso anno, dopo aver perso proprio a New York da Victoria Azarenka, Angie è andata da Tiffany, brand preferito dalle ragazze di tutto il mondo, a comprarsi un anello per consolarsi dalla sconfitta. Questo anello è poi diventato un talismano che non molla mai e che dice, l’ha aiutata a battere l’Azarenka, proprio in Australia per la prima volta dopo sette incontri.

Angelique in effetti a ventotto anni, fuori dal campo è una ragazza come molte della sua età, che ama i giochi di società e con le carte, adora Parigi e le crèpes alla nutella o con la composta di mele e nei momenti di crisi, anche tennistica, ricorre al cioccolato.

Angie adora la velocità, intesa non solo come “corsa”, infatti la giovane tedesca ama la velocità in macchina e non a caso la “Porsche” è uno dei suoi sponsor. Ama l’arte e non esclude un giorno di fare un corso di pittura. Naturalmente adora anche i viaggi in posti esotici come Maldive e Mauritius, dove passa anche quattro ore al giorno a fare immersioni e si estranea totalmente dicendo che le sembra di essere in un altro mondo.

Nel 2013 aveva detto che per vincere uno slam:” tutto dev’essere perfetto per 15 giorni” Oggi Angie di Slam ne ha vinti due e si presenta a Singapore come prima qualificata e da numero uno del mondo. Su di lei hanno detto che forse è una numero uno battibile, che il suo successo è dovuto solo alla testa dura e alla forma fisica. Sta di fatto che Angie oggi è sul tetto, se non del mondo, del tennis e speriamo che ci rimarrà per molto per dimostrare a tutti e a se stessa che questo 2016 l’ha posizionata proprio dove merita di stare, al top.

Anna Lamarina

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