Roger Federer e una nuova “impensabile” impresa

Molti lo considerano il GOAT (migliore giocatore di tutti i tempi), alcuni, va detto, non lo amano alla follia ma tutti, davvero tutti, lo rispettano. Roger Federer è nuovamente ad un passo dall'ennesima impresa in una carriera costellata di successi in campo e non solo, questa volta però anche lo svizzero non si aspettava di poter tornare n.1 del mondo a 36 anni.

È impossibile comprendere quante pagine siano state dedicate agli elogi di Roger Federer
Dal suo ingresso nella top 100 del ranking nel lontano 1999 al più recente trionfo di Melbourne il campione svizzero ha collezionato ben 20 successi in tornei del Grande Slam + 27 master 1000 per un totale complessivo di 96 titoli in carriera.

Lo sguardo degli appassionati e addetti ai lavori, però, questa settimana si è spostato totalmente sul torneo di Rotterdam. Sede di uno dei più blasonati Atp 500 della stagione e importante appuntamento nel calendario maschile prima dei 1000 americani, rappresenta anche la concreta opportunità per Federer di tornare numero 1 del mondo e di riscrivere ancora una volta la storia di questo sport.
Solo 3 match lo separano da una storica impresa, talmente ardua per la quale lo stesso nativo di Basilea “non avrebbe mai pensato di poter avere un’altra chance”.

Se ripensiamo alla fine del 2017 e alla sconfitta subita da Roger Federer in semifinale alle Atp World Wour Finals era improbabile credere che lo svizzero potesse riconquistare il trono mondiale e che potesse farlo prima della stagione su terra battuta.
Un distacco significativo tra lui e Rafa Nadal alla fine dello scorso anno (1045 punti), soprattutto considerando le pesanti cambiali da difendere nei primi mesi del 2018, e l’età che ne limita giustamente la programmazione sembravano ostacoli quasi insormontabili per lo stesso Federer, pochi mesi dopo invece è a soli 6 set dalla vetta.

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Tutto è cambiato grazie al successo bissato dal 36enne sui campi australiani e alla contemporanea eliminazione prima della finale dello spagnolo. Ha iniziato così a pensare alla classifica e appena conquistato il trofeo ha comunicato al torneo olandese che stava considerando di partecipare.
Decisione diventata poco dopo definitiva e automatica wild card assegnata dagli organizzatori.

“Una motivazione molto forte che gli da entusiasmo” lo riporta a giocare un torneo che non vince dal 2012 e che non lo vede al via dall’anno successivo. Biglietti già esauriti per le sessioni serali di mercoledì, l’esordio, e per quella di venerdì, molto probabilmente il match decisivo.

Deciso a migliorare ancora una volta se stesso è arrivato a Rotterdam già domenica e oggi esordirà affrontando il belga Bemelmans. Lui e il suo team sono pronti, l’atmosfera è elettrizzante e i fans sono impazienti di vederlo in campo.

-3

 

 

Buon tennis a tutti!

 

0 comments
  1. Io non mi aspetto nulla di più di quello che ROGER fa sempre. Passione rispetto sforzo e gioia di vedere il suo gioco. Non me la sento di pressionarlo e chiederli di essere a tutti costi il numero uno… Mi basta che sia se stesso, che sia come sempre a guidarlo il suo cuore e il suo sogno…
    Mi fara sognare e mi darà coraggio questo mi basta
    <3 <3 <3

  2. Fermo restando che rimarrà nella storia del tennis, vorrei vederlo giocare nelle medesime – racchette, corde, palline, campi, scarpe – condizioni di Borg e McEnroe.
    Manca la prova del 9

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