Il dominio di Jannik in cima al tennis mondiale
Jannik Sinner continua a scrivere la sua leggenda. Il tennista azzurro ha raggiunto le 54 settimane consecutive da numero uno del mondo, un risultato che lo proietta nella storia del tennis. Un traguardo ancor più significativo considerando che si tratta del suo primo regno in vetta al ranking ATP, conquistato al termine del Roland Garros 2024.
Con questa striscia di leadership, Sinner ha già superato Novak Djokovic, che nel suo primo periodo da numero uno si era fermato a 53 settimane, e ora ha nel mirino due autentiche icone: Rafael Nadal (56) e John McEnroe (58). Un sorpasso che appare sempre più vicino, dal momento che Sinner è matematicamente certo di restare al comando almeno fino al termine di Wimbledon.
La rincorsa verso Federer è iniziata
Con le 54 settimane consecutive, Sinner è salito al quarto posto nella classifica dei regni più lunghi al debutto da numero uno, superando il serbo Djokovic. Davanti a lui ora ci sono solo tre mostri sacri: Lleyton Hewitt (75 settimane), Jimmy Connors (160) e l’irraggiungibile Roger Federer (237).
Nonostante la recente delusione per la sconfitta nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz – in un match che ha lasciato “amaro in bocca” a molti tifosi italiani – Sinner ha consolidato il proprio primato grazie a tre finali Slam consecutive e a una costanza che si riflette nei numeri.
Il duello con Alcaraz si fa acceso
Sinner dovrà però guardarsi da un rivale sempre più agguerrito: Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, fresco vincitore del Roland Garros, ha una chance concreta di ridurre il gap nella Race e nel ranking già da questa settimana, partecipando al Queen’s Club dove difende appena 50 punti. Al contrario, Sinner è chiamato a difendere i 500 punti conquistati lo scorso anno ad Halle, rendendo la sua posizione più vulnerabile almeno nel breve termine.
Per conservare il primato fino al termine del 2025, Sinner dovrà conquistare almeno 1790 punti in più di Alcaraz da qui alle ATP Finals. Un compito tutt’altro che semplice, soprattutto nella parte finale della stagione americana, dove Jannik è atteso alla prova del nove sul cemento, superficie che predilige e dove dovrà difendere circa 6000 punti.
I numeri che fanno la storia
Il dominio di Sinner si misura non solo nelle settimane in vetta, ma anche nella capacità di resistere alle pressioni esterne, come la sospensione temporanea legata al caso Clostebol, che non ha intaccato la sua posizione in classifica.
Il suo regno non è un caso: l’azzurro ha costruito la sua scalata su risultati concreti, continuità e prestazioni ai massimi livelli, dimostrando una solidità mentale rara per un tennista così giovane.
Ora, con Wimbledon alle porte e i riflettori puntati su di lui, Sinner ha l’occasione di scrivere una nuova pagina di storia, superare Nadal e McEnroe e consolidare il proprio status tra i grandi del tennis.