Il sito dell’ATP dice 1,70m, ma lui ci tiene a sottolineare di essere alto “solo” 1,68m. Fiero della sua statura, conosciamo meglio Diego Schwartzman, uscito di scena ai quarti di finale del Roland Garros per mano di Rafa Nadal.
Già detto della sua altezza, è il più basso tennista tra i top cento e fa di questo un vanto. Il servizio, come evidente, è la sua arma meno brillante compensata però da un ottimo dritto e da un rovescio a due mani molto potente. Il primo set e mezzo contro Nadal è stato un susseguirsi di colpi fantastici tanto da mettere seriamente in difficoltà un mostro sacro del Roland Garros come lo spagnolo.
Classe ’92, Schwartzman occupa attualmente la posizione numero 12 ATP, corrispondente anche al proprio best ranking appena raggiunto grazie soprattutto all’affermazione nel torneo di Rio de Janeiro in finale su Fernando Verdasco.
Specialista della terra rossa, in carriera ha vinto anche un secondo torneo ATP nel 2016 contro Dimitrov in Bulgaria. In questa stagione, oltre l’affermazione in terra brasiliana, non ha particolarmente brillato uscendo prematuramente nei tornei Masters 1000, ma arrivando fino al quarto turno in Australia dove a estrometterlo dal primo slam stagione è stato ancora una volta Nadal, ancora una volta dopo essere riuscito comunque a strappargli un set.
Nadal si conferma così la sua vera e propria bestia nera avendo perso in carriera cinque volte su cinque e ben in tre incontri solo nel 2018. La partita di oggi al Roland Garros ha però messo in mostra un ottimo tennis da parte dell’argentino che pagherà sicuramente la stagione su erba, ma in futuro con i suoi 25 anni potrà ancora mettersi in mostra sui palcoscenici più importanti.
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