Eugenie Bouchard, gli anni passano ma la sostanza non cambia

Il 25 febbraio 1994, nella cittadina canadese di Westmount nasceva Eugenie Bouchard. Ieri, 25 febbraio 2020, la splendida ragazza nordamericana ha spento 26 candeline. Nel mentre, un sogno chiamato tennis e tante distrazioni che l’hanno allontanata da questo sport, relegandolo in secondo piano.

Il 2014 fu l’anno d’oro della carriera di Eugenie Bouchard. Semifinale agli Australian Open e al Roland Garros. Finale a Wimbledon. Partecipazione alle Wta Finals e best ranking di numero 5. Una stella aveva iniziato a brillare nel mondo del tennis dei grandi ed il futuro davanti a lei era più che mai roseo. Poi qualcosa è andato storto. Forse questi successi prematuri non hanno fatto bene alla canadese. Forse le motivazioni sono cambiate con il passare del tempo. Forse tutto ciò che la circondava è diventato più grande di lei. Tanti, troppi forse e poche certezze. Quest’ultime date solamente dai numeri, due in particolare: il 327, che corrisponde alla sua attuale classifica, contrapposto ai circa 5 milioni di follower che seguono assiduamente i suoi profili social.

Protagonista di annate piuttosto controverse, specialmente le ultime, Bouchard ha faticato a trovare costanza e regolarità e non è mai tornata ad alti livelli. Si è invece accontentata di galleggiare nei bassifondi della Top 100, incontrando molte difficoltà nel vincere partite. Al contrario, tanti si ricorderanno della sua scommessa persa con un ragazzo, il quale su Twitter chiedeva un appuntamento nel caso l’esito del Super Bowl fosse stato quello da lui pronosticato (Bouchard aveva predetto il contrario). Determinate scelte – che non sta a noi né a nessun altro giudicare se giuste o sbagliate – l’hanno allontanata sempre di più dal tennis, privando gli spettatori di una potenziale ottima giocatrice. 

Nel frattempo gli anni passano e nulla sembra in procinto di cambiare. Chissà, magari è proprio lei la prima ad essersi arresa. Magari questo suo modo di comportarsi è volto a mandare un messaggio. In fondo Genie non dà l’impressione di essere triste o rammaricata. La sua carriera non sembra preoccuparla più di tanto. E allora sorge il dubbio che forse sono gli altri che sbagliano, nell’augurarsi un suo ritorno. Forse questi “altri” dovrebbero semplicemente prendere atto della decisione e rispettarla. Forse tutte queste attese e queste pressioni non fanno altro che seghettare la corda che, a fatica, tiene ancora unite Bouchard e il tennis.

Proprio nel giorno in cui Sharapova ha detto addio a questo sport. Quella Sharapova che era stata una delle prime giocatrici sui campi da tennis ad essere apprezzata per le sue vittorie e non solo per la sua bellezza, testimoniando che le due cose potevano e possono tuttora convivere. La carriera della russa infatti ha poi parlato da sé. Quella della canadese invece potrebbe avere ancora tanto da dire. E proprio perché gli infortuni possono capitare da un momento all’altro, compromettendo irrimediabilmente una carriera – come accaduto a Masha -, che bisognerebbe cercare di non sprecare tempo. Eugenie, non preoccuparti, sei ancora in tempo! Sempre se vuoi, ovviamente.

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

Share
Published by
Antonio Sepe

Recent Posts

Annabel Croft: “Djokovic ha perso la sua aura, non è più lo stesso”

Un momento complicato per il fuoriclasse serbo Mentre il tennis italiano si gode le imprese…

20 ore fa

Lorenzo Musetti nella storia: l’Italia del tennis celebra il suo nuovo Top 10

Il tennis italiano continua a scrivere pagine di storia. A partire da lunedì 5 maggio…

21 ore fa

Sabalenka sulla vittoria con Kostyuk: “Orgogliosa del modo in cui ho gestito le mie emozioni”

Nel cuore del Manolo Santana, sotto una pioggia insistente e tra folate di vento traditrici,…

22 ore fa

“Ti ucciderò”: Moutet accusa Kotov di averlo minacciato di morte in campo

Alta tensione sul campo: match sospeso e accuse gravi Un acceso confronto sportivo si è…

22 ore fa

Binaghi difende Jannik Sinner: “Il mondo è popolato da cretini e invidiosi”

Dopo mesi segnati da tensioni e polemiche, Jannik Sinner si prepara a tornare in campo,…

22 ore fa

Nicolas Mahut saluta il tennis: “Vorrei chiudere a Parigi, se il mio corpo me lo permetterà”

Una carriera leggendaria tra doppio, erba e record Nicolas Mahut ha annunciato il suo ritiro…

22 ore fa