Feliciano Lopez: “Questa sfida è il mio sogno”

L'età è solo un numero. Può sembrare un cliché, ma spesso corrisponde alla realtà. E il tennis ne è la conferma. Roger Federer e Serena Williams, tra tutti, continuano a vincere nonostante siano entrambi molto oltre la soglia dei trenta. Oltre a questi due immensi campioni, c'è uno spagnolo che negli anni è riuscito ad emergere, e che ora rimane molto competitivo, pur avendo (quasi) 36 anni. Stiamo parlando di Feliciano Lopez, che stanotte affronterà Roger Federer.

Feliciano Lopez Diaz-Guerra nasce il 20 settembre 1981, a Toledo. Inizia a giocare a tennis fin da bambino, e, a 17 anni, fa il suo esordio nel circuito ATP. Si divide per un paio d’anni tra il circuito maggiore, dove riesce a stento ad ottenere qualche vittoria, e il circuito Challenger e ITF. Nel 2002 arriva per la prima volta in una semifinale ATP, nel torneo di Buenos Aires e si spinge fino al quarto turno a Wimbledon. Stabilmente nelle prime sessanta posizioni del ranking mondiale, Feliciano inizia ad ingranare la marcia giusta, vincendo sempre più match, battendo giocatori del calibro di Marat Safin. L’anno successivo lo spagnolo approda al quarto turno a Parigi, e raggiungere le semifinali a Kitzbühel e Stoccarda. Da numero 28 del mondo, Lopez inizia a farsi valere tra i più forti della classifica. Il suo gioco pimpante, animato dal suo gancio mancino, manda in difficoltà chiunque si scontri con lui.

Il primo titolo arriva poco tempo dopo, a Vienna, a cui seguono i quarti di finale a Wimbledon. Gli anni successivi sono per l’iberico una triste calma piatta. La classifica stabile alla trentesima posizione, viene accompagnata dai quarti turni nei tornei dello Slam e da qualche finale ATP (Dubai, Gstaad, New Haven). Feliciano, però, non sembra entusiasmare più di tanto gli appassionati, che si aspettavano qualcosa in più da parte del giovane di Toledo. Il predominio di giocatori come Federer, la rivalità con i connazionali Nadal e Ferrer, fanno di Lopez un giocatore secondario, incapace di spiccare il volo in modo deciso. I tempi cambiano, e così i giocatori. Feliciano si ritrova nella terra di nessuno, con la certezza di una buona classifica, ma allo stesso tempo, poco soddisfatto. Poi qualcosa cambia, all’improvviso. Dopo aver chiuso la porta che dava sui vent’anni, ed aver aperto quella dei trenta, lo spagnolo sembra iniziare un’altra carriera. In doppio, con il connazionale Ferrer, riesce ad ottenere un quarto posto alle Olimpiadi di Londra 2012. Quel risultato, però, per quanto possa essere stato inaspettato, non arrivò a caso. Feliciano, infatti, si differenzia da tutti i suoi colleghi spagnoli, perché lui, alla classica terra rossa, preferisce l’erba. Il suo gioco rapido, fatto di spostamenti e discese a rete, trova rifugio nei campi inglesi. Proprio sull’erba britannica, ad Eastbourne, lo spagnolo vince per la prima volta nel 2013 battendo Gilles Simon, e, l’anno dopo, Richard Gasguet. La consapevolezza dell’età che avanza e la voglia di dimostrare qualcosa, a se stesso e agli altri, motivano Feliciano Lopez, che continua a giocare al alti livelli.

Feliciano Lopez agli Australia Open
Feliciano Lopez agli Australia Open

Nel marzo del 2015, appunto, tocca il suo best ranking, issandosi al numero 12 della classifica. Nei tornei dello Slam, il playboy del circuito ATP, non riesce a spingersi oltre i quarti di finale, ma è in doppio che arriva il grande risultato. Al Roland Garros 2016, insieme a Marc Lopez, vince il suo primo titolo Slam, battendo i fratelli Bryan in una tiratissima finale. Finalmente, dopo anni di sacrifici che parevano essere stati inutili, Feliciano può sfoderare il suo bellissimo sorriso e alzare la coppa sotto il cielo di Parigi. Lui però non si ferma; dopo il gran risultato arriva la vittoria a Gstaad e, quest’anno, sull’erba del Queens, dopo aver sfiorato il titolo già nel 2014 (perdendo una spettacolare finale contro Grigor Dimitrov). Lopez sembra vivere un sogno che si chiama “seconda giovinezza tennistica”. La tarda età gli ha portato, differentemente da quanto hanno fatto gli anni addietro, maturità e tranquillità. Questi due ingredienti, uniti ad un talento di base non da poco, continuano ad aiutarlo a vivere il suo sogno. E Feliciano, ora come non mai, sembra essere fiero e contento della sua vita tennistica. Per quanto riguarda quella privata, beh, non è certo uno stinco di santo il nostro bell’iberico. Dopo appena undici mesi di matrimonio con la bellissima Alba Carillo, i due si sono separati, e la causa si dice essere stata l’infedeltà dello spagnolo. In un anno, basandosi su quanto dicono i tabloid spagnoli, Feliciano pare abbia tradito l’ex moglie con una centinaia di donne diverse. Il Casanova del tennis, però, ha sempre messo a tacere queste voci, preferendo il tennis al gossip. E come biasimarlo…?

Numero 35 del ranking ATP, Feliciano si trova ora nella Grande Mela, a disputare il suo sedicesimo US Open. L’avversario col quale dovrà sfidarsi al terzo turno ha poco a che vedere in quanto a titoli, ma è molto vicino allo spagnolo sotto il punto di vista dell’età: Roger Federer. “Sono emozionato” dice Feliciano ad un giornalista spagnolo. “Giocare contro Roger è sempre stato un onore per me, ma farlo ora, ha un gusto diverso”. Un match, quello tra lo svizzero e lo spagnolo, che dice tanto su come le età si siano allungate nel tennis. Fino a qualche tempo fa ci si ritirava sulla soglia dei trent’anni, mentre ora sembra essere l’inizio dei giochi. L’importanza di questa partita, per Lopez, è tanta. E per una volta, forse, non scenderà in campo con tutti i pronostici contro. I problemi di Federer avuti nei due match precedenti, infatti, potrebbero animare ancora di più la passione dello spagnolo, che venderà sicuramente cara la pelle. “Questa partita è speciale. Non so ancora per quanto io e Roger riusciremo a giocare. Potrebbe essere la mia ultima volta contro di lui, ho una grande opportunità”. Con questo spirito la testa di serie numero 31 si prepara al match di domani. Le sue parole sono tutte vere. Chissà per quanto tempo ancora giocatori come loro riempiranno gli stadi in tutto il mondo. Per ora non possiamo saperlo, quindi godiamoci questi momenti come se fossero gli ultimi. Questa è la filosofia di vita di Feliciano Lopez, da qualche anno a questa parte. Lui è la testimonianza vivente che volere è potere, e che neanche quel numeretto, dicesi età, possa metterci i bastoni tra le ruote.

0 comments
  1. Se Roger dovesse giocare come nei primi due turni, vale a dire senza rovescio, con il servizio ben sotto la forza che normalmente ha, con il dritto ballerino e con scarsa mobilità sulle gambe, penso che Lopez uscirà vittorioso.

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