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Kareem Allaf: orgoglio siriano

Kareem Allaf. Per molti un nome sconosciuto, insignificante. La sua scheda sul sito dell’ATP dice: ranking 1928, miglior classifica 1392, età 18 anni, nazione Siria. Eccolo, l’unico siriano nel ranking ATP, un ragazzo che ha il tennis come sogno della vita ma la guerra come crudele realtà. Raccontare queste storie non è mai facile, soprattutto nel periodo storico che stiamo attraversando, segnato da un’indifferenza verso persone civili, bambini, anziani che ogni giorno rischiano la vita per una guerra però sono degli esempi da seguire, per loro per avere un briciolo di speranza e per noi come fonte d’insegnamento. Forse li consideriamo distanti, di un’altra mentalità ma non per questo bisogna abbandonarli.. Questi sono racconti di persone che credono che nel loro piccolo si può rinascere da un territorio così devastato, ma sono una minima parte del resto.

LA STORIA – L’asiatico nasce il 22 Marzo del 1998 da un papà appassionato di tennis ed ex giocatore, che però non è mai entrato nel ranking ATP. Lui qualche anno dopo ci riuscirà grazie proprio al suo aiuto. All’età di 7 anni, vista la carenza di infrastrutture nel Paese per un talento del genere, con la sua famiglia si trasferisce ad Abu Dhabi. I risultati sono quelli sperati: viene proclamato numero 1 d’Asia under 14 ed il suo nome venne alla ribalta perchè all’età di 13 anni si allenò con Roger Federer. Negli anni è stato sparring partner anche di Rafa Nadal, Soderling  e Nole Djokovic in occasione dell’esibizione di inizio anno che si tiene proprio nella capitale degli Emirati Arabi Uniti.

https://www.youtube.com/watch?v=shIsbCX-8nU

Nel 2013, a soli 15 anni, inizia a giocare regolarmente tornei juniores vincendo un titolo e raggiungendo altre 8 finali battendo tra l’altro giocatori di calibro superiore al suo. Come storia insegna, in questi momenti le aspettative sono salite tanto: in Siria viene proclamato come un orgoglio nazionale, con tanto di documentario svolto dai media locali. Ma purtroppo una serie di problemi fisici lo bloccano.

L’AVVENTURA AMERICANA – Dopo due anni, torna alle competizioni nel 2015, dove come miglior risultato ottiene un quarti un un ITF in Libano e raggiunge il suo best ranking al numero 1392. Ma nulla di più. L’altezza è il suo limite principale, ma è un elemento troppo importante per competere ad alti livelli. Il 2016 non è stato un grande anno con una sola vittoria a livello ITF. Ma il buon rendimento scolastico gli ha permesso di trasferirsi con famiglia al seguito in un college americano nello stato di Lowa, lì forse lontano da pressioni e con insegnamenti d’elitè potrà rinascere per puntare ad un futuro migliore, sportivamente parlando.

DAVIS-MAN PURO – Abbiamo detto che attualmente il giovane asiatico vive in America, ma che già all’età di 7 anni ha lasciato il paese natale. Ma, a certificare la sua grande umanità e sensibilità a deciso di non cambiare la nazionalità, anzi ha fatto anche di più visto che gioca la Coppa Davis anche con uno buono score: 6 vittorie e due sole sconfitte per una squadra che naviga nel terzo gruppo della zona Asia-Oceania e che comunque quest’anno ha racimolato tre vittorie contro Cambogia, Qatar e Singapore. Kareem è di sicuro il miglior giocatore della storia siriana, anche se questa compagine ha avuto altri Davis-man come Bouhassoun e Lays Salim che non hanno mai fatto una comparsa nella classifica ma che hanno permesso di far approdare questa formazione nel secondo gruppo durante l’edizione del 1988.

http://https://www.youtube.com/watch?v=hfRsJFnZt1k

Come avete visto Kareem Allaf ha una storia che può essere paragonata a tanti altri tennisti: grandi talenti che sono bloccati da problemi fisici o da elevate aspettative e che nei college americani cercano la fortuna per ripartire. Ma il giovane siriano rispetto agli altri, può dire di aver già vinto perchè è riuscito a superare un mondo di pregiudizi, ha vinto perchè sta inseguendo il suo sogno contro tutto e tutti, si è tolto qualche soddisfazione, e nel 2017 se ne leverà altre. Di certo, i “malati” dei tornei ITF o della Coppa Davis nelle periferie, dopo aver letto questo racconto guarderanno con un altro occhio Kareem Allaf, il giovane siriano che non ha rinunciato al suo sogno.

 

Davide Proietti

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