Buon compleanno a Lea Pericoli, Signora del tennis italiano

Oggi, ventidue marzo, Lea Pericoli spegne ottantuno candeline. Il nostro omaggio alla Signora per eccellenza del tennis Italiano.

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La vita di Lea Pericoli, prima vera pioniera del tennis italiano, ha  le sembianze di un romanzo avvincente, a tratti drammatico, ma sempre pronto ad offrire un lieto fine. La nostra più importante tennista non è stata solo un esempio di atleta ma soprattutto di donna, di chi ha saputo affrontare nel modo giusto le più svariate sfumature dell’esistenza: dalla gloria dei successi, alle difficoltà di una salute precaria che l’ha messa più volta a dura prova.
Nacque a Milano nel marzo del 1935, l’ infanzia però la passò ad Addis Abeba, in Africa, la terra che lei ha più volte dichiarato di amare profondamente e dove il padre imprenditore si trasferì all’indomani della Guerra di Etiopia. Durante il secondo conflitto mondiale la famiglia Pericoli sfuggì a due bombardamenti prima di raggiungere Asmara, città che vide il padre di Lea prigioniero in un campo di concentramento.

Ma il suo nome in Italia è soprattutto sinonimo di tennis: prima di Flavia Pennetta, di Francesca Schiavone e delle ragazze di Fed Cup, ci sarà sempre e solo lei.
Lea Pericoli ha rappresentato per il tennis in gonnella quello che Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta furono per il movimento maschile. Conquistò ventisette titoli italiani, tra singolo e doppio, formando insieme a Silvana Lazzarino un’ottima coppia. Era una tennista che meglio si esprimeva nel gioco difensivo, fatto di astuzia, tattica e miriadi di lob.
Ciò che da sempre la contraddistingue però resta quell’eleganza e quella femminilità fuori dal comune, che sapeva resprimere anche quando picchiava forte con la racchetta . Fu una delle prime tenniste del suo tempo ad indossare gonnelle tanto corte da mostrare le ormai celebri culottes in pizzo: le stesse che le tenniste di oggi sfoggiano con tanta sfrontatezza, ai tempi della Pericoli erano un lusso che in poche avevano la classe e il coraggio di esibire.
La Pericoli si è sempre battuta affinchè le donne atlete fossero portatrici di bellezza e femminilità, non a caso è stata lei a battezzare il “Premio eleganza” agli internazionali d’Italia.

Accanto, però, alla fama, ai successi, alla notorietà, ci sono stati anche i momenti difficili, non solo quelli dell’infanzia vissuta tra i fuochi della guerra ma anche la lotta contro due brutte malattie (nel’ 73 e nel 2012), che seppe sconfiggere alla grande con quella stessa tenacia che  in campo era il suo marchio di fabbrica.

Appesa la racchetta al chiodo si è data alla carriera di commentatrice, scrittrice e giornalista e continua ad essere tutt’ora l’icona n.1 del nostro tennis in gonnella. Buon compleanno indimenticabile Lea.

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