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Mamma, che Azarenka!

A tredici mesi dall’ultima triste uscita su un campo di tennis e a sei dal giorno più felice della sua vita, Victoria Azarenka è tornata. Il 24 maggio 2016, al primo turno del Roland Garros, Vika era stata costretta al ritiro nel corso del terzo set contro l’italiana Karin Knapp a causa di un problema al ginocchio. Reduce da un inizio di stagione straordinario, culminato con la conquista del “Sunshine Double” tra Indian Wells e Miami, Azarenka aveva dato forfait a Madrid e si era fatta battere clamorosamente dalla Begu al Foro Italico. Ma, pur senza averne piena coscienza, nei giorni romani (e ancor di più in quelli parigini) la bielorussa era già in dolce attesa e infatti il 15 luglio diede l’annuncio ufficiale della gravidanza.

Victoria è diventata mamma di Leo nella notte tra il 19 e il 20 dicembre e quasi subito aveva dato appuntamento ai suoi tifosi per Stanford, torneo nel quale avrebbe voluto tornare a giocare nel circuito WTA. Invece, un po’ come ha fatto Petra Kvitova ripresentatasi non senza stupore al Roland Garros, Azarenka ha bruciato le tappe ed è scesa in campo sull’erba di Maiorca. La sua avversaria, la giapponese Risa Ozaki (n°74 del mondo), aveva fatto parlare di sé a Miami superando le qualificazioni e vincendo tre incontri nel tabellone principale ma, dopo quell’exploit, aveva combinato ben poco mancando la qualificazione in ben quattro tornei consecutivi (Stoccarda, Praga, Madrid e Roma) e perdendo al primo turno a Strasburgo, Parigi e ‘s-Hertogenbosch.

Tuttavia, la difficoltà di un rientro dopo un lungo stop non va misurato con la qualità dell’avversario in quanto propone in sé già enormi difficoltà. E così è stato per Vika, partita benissimo e incapace di dare continuità al suo miglior tennis. “All’inizio mi sentivo bene, poi però ho lasciato che lei entrasse in partita e a quel punto è stato tutto molto più difficile” ha dichiarato Victoria. “Nel secondo set ho alternato buonissimi colpi a pessimi errori mentre lei sbagliava poco e si difendeva con ordine ed efficacia”.

Risa Ozaki è stata avanti di due break nel set decisivo, ne ha perso uno ma avrebbe dovuto servire per il match sul 5-4 quando l’oscurità ha costretto il giudice di sedia a rinviare l’incontro al giorno dopo. Alla ripresa, Vika ha strappato il servizio alla giapponese ma ha subìto una serie di sette punti e si è trovata sotto 5-6 e 40-0 Ozaki. Qui la nipponica non è stata in grado di capitalizzare nemmeno uno dei tre match-point, permettendo alla bielorussa di riparare nel tie-break. Di nuovo avanti (5-3), Ozaki si è fatta recuperare e alla fine Victoria Azarenka ha prevalso per 9-7.

“Sono molto felice per essere tornata e per aver lottato così duramente (2h44’); c’è ancora tanto da lavorare ma sono soddisfatta. Certo, non posso dire di sentirmi pronta fisicamente ma sul piano mentale è stato importante giocare un incontro così combattuto”. Questo il giudizio che Vika ha dato di se stessa al termine della sfida con la Ozaki. Oggi se la vedrà con la croata Ana Konjuh.

Nel momento in cui Serena Williams è ai box per la maternità e Maria Sharapova è alle prese con un rientro complicato, tra wild-card date e negate e l’infortunio rimediato a Roma, il circuito femminile aveva urgente bisogno di ritrovare qualche volto noto e amato dal pubblico. Petra Kvitova sembra già in grado di competere con le migliori (almeno sull’erba) mentre Vika Azarenka dovrà ancora lavorare per raggiungere un livello significativo di rendimento ma già durante l’estate americana potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Nella storia del tennis solo tre mamme hanno vinto titoli dello slam: Margaret Court, Evonne Goolagong e, più recentemente, Kim Clijsters.

Peppe Nacca

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Peppe Nacca

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