Momento no per Novak Djokovic: l’amore fa male alla carriera dei tennisti?

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Il Novak Djokovic che tutti conosciamo non lo si vede dalla vittoria a Wimbledon. Dopo la pausa estiva e le nozze con la fidanzata storica  Jelena Ristic, il serbo sembra aver perso le  certezze sul campo. Che l’amore possa far male alla carriera dei tennisti? Vediamo cosa dice la casistica.

di Lorenza Paolucci

Novak Djokovic sta passando un periodo poco felice, dopo la vittoria  a Wimbledon contro Roger Federer e la riconquista del n.1 ATP, sembrava fosse pronto ad  un’estate da ricordare,  in cui compiere finalmente il Carrer Gold Master. Invece sia a Toronto che a Cincinnati il serbo è incappato in sconfitte pesanti, prima con Tsonga e poi con Robredo. Ora non parte certo tra i favoriti agli Us Open dove, senza Nadal, ci sarà un Federer in piena fiducia e deciso a riconquistare uno Slam dopo due anni di digiuno.
La debacle del n.1 del mondo non a caso è iniziata dopo le nozze con la fidanzata Jelena Ristic, al suo fianco dal 2005 e che a breve lo renderà papà. Non è la prima volta che di fronte alle faccende di cuore i tennisti si distraggano dal proprio lavoro, accanto al caso Djokovic ce ne sono tanti e di illustri.
Andrè Agassi iniziò una veloce discesa verso l’anonimato, durante il matrimonio con l’attrice Brooke Shields. Sodalizio d’amore che durò poco, dopo due anni il matrimonio finì e il talento americano iniziò la sua risalita verso l’olimpo del tennis. Quando scoccò la scintilla con la collega ed attuale moglie Steffi Graf, madre dei suoi due figli, però le cose andarano diversamente e proprio la serenità familiare ha permesso al ribelle Andrè di allungare una carriera che probabilmente sarebbe terminata con qualche rimpianto.
Anche John Mecnroe, che ribelle lo era molto più di Agassì, vide la sua ricchissima carriera naufragare proprio in concomitanza con travagliate faccende sentimentali. Nel 1986 sposò l’attrice Tatum O’Neal, che lasciò dopo sei anni di matrimonio e tre figli. Proprio quel periodo segnò la decadenza del grande John, risposatosi  nuovamente nel 1997 con una certa Patty Smyth, ex leader di un gruppo rock americano. Non se la passò meglio il suo rivale più acerrimo Bjorn Borg che tra il 1980 e il 2002 convolò a nozze per ben tre volte. Il periodo più duro fu il matrimonio con Loredana Bertè, che tra litigate feroci ed incidenti domestici ne segnò e non poco le prestazioni sul campo.
Se l’amore però procede bene, si continua a vincere eccome: ne sanno qualcosa Roger Federer e Rafa Nadal che dalle proprie metà hanno sempre saputo ricavare energia positiva. Lo svizzero, dicono in tanti, deve alla moglie Mirka lo smussamento di un carattere in passato un po’ troppo ribelle, lo spagnolo invece la fidanzata Xisca la tiene lontana dai riflettori il più possibile, preferendo mostrarsi alle telecamere solo in compagnia dei suoi trofei.
Gli uomini quindi, tentano ad essere distratti piuttosto dalle storie burrascose, dalle quali non sanno rivalersi a suon di vittorie ma la serenità famigliare li rende più forti.
Esattamente il contrario pare succedere invece alle ragazze. Le storie di Caroline Wozniacki e Petra Kvitova, sono le più recenti e tangibili a riguardo.
Le prima lasciata ad un passo dalle nozze dal fidanzato, il golfista Rory McIlroy, aveva cominciato la sua scivolata fuori dalle prime dieci del mondo proprio quando si innamorò dell’asso irlandese. La delusione d’amore però l’ha spinta a concentrarsi sul tennis e le ha fatto ritrovare le vittorie. Lo stesso vale per Petra Kvitova, uno dei talenti più smarriti del circuito, tornata a vincere uno Slam dopo quattro anni, all’indomani della rottura con Radek Stephanek, il playboy del circuito che l’aveva distratta e non poco dai doveri tennistici.
Un esempio a riguardo ce l’abbiamo anche in casa nostra, ed è quello di Flavia Pennetta, la quale da sempre sostiene che l’amore non sempre fa bene alle atlete. Ai tempi della relazione con Carlos Moya, la brindisina, sembrava più intenta a diventare una brava moglie che una punta di diamante del nostro tennis. Tanto che lei stessa confessò di aver perso una volta appositamente un match per raggiungere il fidanzato dall’altra parte del mondo. Solo la cocente delusione per la fine della love story con lo spagnolo l’ha portata a tirare fuori grinfie, talento e vittorie.
L’amica del cuore di Flavia, Gisela Dulko, la carriera di tennista l’ha lasciata a solo 27 anni, dopo le nozze con il calciatore Fernando Gago: tanta era la voglia di famigla che prima del finire della stagione l’argentina era già in attesa di un bimbo.
Stando alla casistica quindi Novak Djokovic starebbe soffrendo più della sindrome tipica delle tenniste che dei colleghi uomini. Questo fa ben sperare sul fatto che Djoko si riprenderà presto, magari per dedicare le nuove vittorie all’erede prossimo alla nascita.

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