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Monfils diavolo di Federer?

Il primo settembre di 28 anni fa nasceva, nella capitale francese, un ragazzino di nome Gael Sebastien Monfils.  Nessuno si sarebbe potuto immaginare che la passione che il piccolo Gael aveva iniziato a coltivare a soli 4 anni lo avrebbe portato così lontano.

Come detto prima, il francese ha iniziato a giocare a soli 4 anni, e da subito ha dimostrato una grande velocità nei piedi; questo lo  ha aiutato soprattutto a livello professionistico, dove la sua costituzione alta e non troppo in carne, e la velocità sopra citata, hanno nascosto alcune carenze tecniche. Cresciuto tennisticamente all’ombra del connazionale Gasquet, Monfils è il classico personaggio fuori e dentro il campo. La velocità di braccio, la sua imprevedibilità, e l’immensa esplosività ne fanno uno dei tennisti più stravaganti del circuito Atp. I tanti infortuni ne hanno condizionato negativamente la carriera, tuttavia c’è ancora tempo per dimostrare dove è capace di arrivare.

La sorpresa di giornata nel torneo di Montecarlo l’ha siglata proprio lui, esprimendo un tennis stellare contro  il migliore di tutti i tempi, ossia Roger Federer. Il giocatore di origini caraibiche è uno dei pochi che riesce davvero ad impensierire il n.2 del mondo. Lasciando stare i primi tre precedenti (vinti nettamente da un Federer già formato contro un Monfils ancora giovanissimo), tutti gli altri sono molto equilibrati, e sono andati tutti al terzo, quarto o perfino quinto set. Il francese è riuscito anche a sorprendere più volte il maestro svizzero, come in semifinale a Parigi-Bercy 2010, quando Monfils lo ha battuto per la prima volta, anche se solo per 76 al terzo set (dopo altri due tie-break).

Gli incontri più significativi sono arrivati, però, dopo lo stop di Monfils nel 2013: tra l’anno del rientro e lo scorso i due hanno dato vita a 4 precedenti stupendi: i due vinti da  Monfils si sono disputati sul cemento di Shanghai (63 al terzo) e sulla terra di Lille, dove sconfisse in tre set un Federer malconcio. I due vinti da  Federer sono arrivati entrambi sul cemento: il primo a Cincinnati (63 al terzo), il secondo, molto più sofferto, a Flashing Meadows, quando l’elvetico rimontò due set di svantaggio, annullò match point nel quarto set e vinse 62 al quinto. L’ultimo precedente, quello andato in scena oggi sui campi del Rolex Master di Montecarlo è alquanto eloquente: Federer si dimostra non concentrato, si lascia sfuggire immediatamente il break guadagnato nel quarto game, e subisce un parziale di un game a 5 per il francese, che chiude il set per 64. 

Il secondo set è molto migliore dal punto di vista qualitativo: entrambi trovano ritmo e pesantezza, e ogni scambio diventa un’autentica lotta a suon di vincenti e tocchi perfetti. Si arriva alla conclusione più giusta per un set così equilibrato, ossia il tie-break. Qui la maggior concentrazione di Monfils si nota di nuovo: i tanti errori di Roger uniti alla spaventosa solidità di Monfils, bravo a restare lucido nei momenti importanti, decidono il match  per 64 76(5) in favore del transalpino.

Per descrivere in modo ottimale l’istrionico tennista francese non possiamo non riportavi alcune delle sue più celebri frasi: “Ad un certo punto del match pensavo di trovarmi di fronte a un cyborg. Nemmeno a Virtua Tennis è così forte”( riferendosi a Djokovic dopo la sconfitta nel 2009 a Parigi Bercy) , ” Ti prego, contatta Denzel Washington e dammi una parte. Io sono pronto”( in risposta alle accuse mosse da Jim Courier sul fatto che i francesi fossero degli attori).

Ecco a voi un assaggio di cosa è capace di fare il tennista più istrionico del circuito, paragonabile solo a Dustin Brown.

https://www.youtube.com/watch?v=pYl2TBwBap0

Jonathan Zucchetti

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