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Sevastova: il lavoro paga sempre

Una carriera tennistica molto dura e sfortunata quella della ventisettenne originaria di Liepaja. Arrivata alla massima notorietà nel Marzo 2010 dopo aver battuto con una sontuosa prestazione Jelena Jankovic al primo turno del Monterrey Open, la Lettone conquista poco tempo dopo il primo titolo WTA all’Estoril Open dopo aver sconfitto in finale Arantxa Parra Santonja con un netto 6-2/7-5.

Poco tempo dopo raggiunge anche il primo ottavo di finale slam in carriera all’Australian Open 2011, dove venne battuta in un’afosa Rod Laver Arena dall’allora numero 1 della classifica Caroline Wozniacki. Dopo numerosi infortuni Anastasja comincia a precipitare in classifica fino ad annunciare il ritiro dall’attività professionistica il 12 maggio 2013.

Dopo più di due anni di assenza dal circuito, nel 2015, la lettone calca nuovamente il campo di gioco cominciando a ricostruirsi una classifica prendendo parte a tornei ITF. Con la posizione n.211 e una grandissima forza di volontà ottiene la qualificazione per il tabellone principale del WTA International di Bad Gastein (accedendo a un torneo WTA per la prima volta dal 2013) dalla quale perderà solo al terzo set da Samantha Stosur.

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Chiuso l’anno a ridosso della top 100 la lettone nel 2016 comincia a macinare risultati di rilievo fino a conquistare il primo quarto di finale a livello slam a Flushing Meadows, anche qui rimediando una sonora sconfitta per mano della danese Wozniacki.

Dopo un 2016 terminato in top 30, il 2017 si conferma più di tutti l’anno del riscatto per Sevastova disputando un’ottima stagione su cemento e terra e raggiungendo la prima semifinale a livello master a Madrid arrendendosi solo alla rumena Simona Halep (futura vincitrice del torneo) dopo aver battuto avversarie del calibro di Karolina Pliskova.

Dopo la sconfitta al secondo turno del Roland Garros, sui campi del WTA di Maiorca conquista il suo secondo titolo in carriera e il suo best ranking (n.17), a riconoscimento dell’infinita caparbietà e forza di volontà di una fortissima atleta.

Di Gaetano Tallarigo

Redazione Tennis Circus

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