Un match intenso e il ritiro amaro di Musetti
Carlos Alcaraz è il primo finalista del Roland Garros 2025. Il tennista spagnolo ha conquistato l’accesso all’ultimo atto del torneo approfittando del ritiro di Lorenzo Musetti, fermato da un infortunio alla gamba sinistra all’inizio del quarto set, dopo aver dato battaglia per oltre due ore. “Non è il modo in cui avrei voluto vincere”, ha ammesso Alcaraz con evidente rispetto verso il suo avversario, che fino al secondo parziale aveva mostrato un tennis brillante e combattivo.
La sfida tra i due è stata un crescendo di intensità e spettacolo fino al medical time-out richiesto da Musetti, apparso visibilmente limitato nei movimenti. Al rientro in campo, l’italiano ha tentato di proseguire, ma ha infine alzato bandiera bianca sul punteggio di 6-3, 6-7, 6-1, 1-0 in favore dello spagnolo. “Lorenzo ha disputato una stagione incredibile sulla terra battuta. Gli auguro una pronta guarigione, tornerà sicuramente a lottare per finali e titoli Slam”, ha aggiunto Alcaraz nell’intervista post-partita.
Tattica, resilienza e umiltà: il mix vincente di Alcaraz
Nel corso della conferenza stampa, Alcaraz ha spiegato come l’andamento del match abbia richiesto un costante aggiustamento mentale e tattico. “Nei primi due set ho avuto diverse occasioni che non ho sfruttato, ma sapevo che stavo giocando bene. Era solo questione di dettagli”, ha raccontato. La svolta, per lui, è arrivata nel tie-break del secondo parziale, dove è riuscito ad alzare il livello e a conquistare fiducia.
Il giovane spagnolo ha poi analizzato la sua forza mentale nei match al meglio dei cinque set: “Non mi preoccupa perdere un set. A volte è l’altro a giocare meglio, non è sempre un nostro calo. So di poter rientrare in partita grazie alla mia intensità fisica e alla capacità di adattamento”. Una consapevolezza che lo ha accompagnato anche durante un match giocato a tetto chiuso, condizione che, ha spiegato, “cambia tutto: l’umidità, il peso delle palline, il rimbalzo”, ma che non rappresenta più un ostacolo grazie alla sua capacità di adattamento.
Carlos Alcaraz si prepara a vivere la sua seconda finale consecutiva al Roland Garros con determinazione e maturità. Il rispetto mostrato nei confronti di Musetti e la lucida analisi del suo percorso confermano la crescita di un tennista sempre più completo. La sfida di domenica si preannuncia imperdibile, con lo spagnolo pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua giovane ma già brillante carriera.