Un esordio convincente sulla terra parigina
Elisabetta Cocciaretto riparte da Parigi, da quel Roland Garros che l’anno scorso le aveva regalato il miglior risultato Slam della carriera con l’accesso agli ottavi di finale. E lo fa con una vittoria netta, solida, che ha tutto il sapore del riscatto. Contro la statunitense Taylor Townsend, lucky loser e avversaria tutt’altro che banale, la marchigiana ha dominato con personalità e concentrazione, chiudendo in due set una sfida che l’ha vista sempre padrona del campo.
La chiave del match è stata nella gestione delle condizioni serali del campo: “Mi piace giocare di sera, il campo è un po’ più lento e riesco a contrattaccare meglio. Oggi ho servito bene e sono stata aggressiva: una vittoria di personalità”. E non è un caso che proprio a Parigi Cocciaretto sembri trovare sempre la versione migliore di sé stessa. “Qui c’è un ambiente magico. I campi non sono né troppo veloci né troppo lenti, sono perfetti per il mio gioco. Se dovessi scegliere dove giocare la partita della vita, direi senza dubbio il Suzanne Lenglen”.
Il peso delle aspettative e la rinascita
Tornare al Roland Garros con il dovere di difendere un risultato importante avrebbe potuto trasformarsi in un fardello. Cocciaretto non lo nasconde: “Ci ho pensato, lo ammetto. Ma ho capito che se devi difendere un risultato è perché l’hai meritato. Un mese fa mi ero bloccata su questo pensiero e ho smesso di concentrarmi su quello che dovevo fare in campo”. È in questo passaggio che emerge con forza la maturità della tennista azzurra, che ha vissuto mesi complicati, segnati da problemi fisici e momenti di crisi interiore.
“È stato un periodo difficile, tra infortuni, virus e tanta negatività. Ho iniziato a trovare troppi alibi, a rattristarmi. In Australia, ad esempio, ero davvero giù di morale”, ha spiegato con onestà. Il percorso di rinascita è iniziato grazie anche al lavoro svolto con il suo coach, Fausto Scolari: “Mi ha aiutato molto, mi ha spinta a cambiare. Questa vittoria è anche frutto del nostro lavoro insieme”.
Cocciaretto ha quindi trovato un nuovo equilibrio, una ritrovata serenità che si è riflessa immediatamente sul campo. “Mi sto ritrovando. Sì, possiamo dire che questo è un nuovo inizio di stagione”, ha dichiarato con un sorriso che lascia intendere fiducia e consapevolezza.
Sguardo al secondo turno: arriva Alexandrova
Il cammino a Parigi continua, e al secondo turno l’azzurra affronterà Ekaterina Alexandrova, testa di serie numero 20, reduce dalla vittoria su Lucia Bronzetti. Una sfida insidiosa, come sottolinea la stessa Cocciaretto: “È una giocatrice che spinge molto, sarà una partita difficile. Ma con i miei mezzi penso di poterla mettere in difficoltà. Ogni incontro è una storia a sé, ma voglio continuare a migliorare e giocare un buon tennis”.
Parigi, insomma, continua a essere una terra amica per Elisabetta Cocciaretto. E mentre il torneo entra nel vivo, l’Italia del tennis femminile può tornare a sognare con la sua grinta, la sua tecnica e quel sorriso che finalmente è tornato a illuminare il suo volto.