Una vittoria di nervi, talento e resistenza
Coco Gauff è la nuova regina della terra rossa. Al termine di una finale combattuta, emozionante e condizionata dal vento, la tennista statunitense ha sconfitto la numero uno del mondo Aryna Sabalenka in tre set con il punteggio di 6-7(5), 6-2, 6-4, conquistando così il Roland Garros 2025 e il secondo titolo Slam della carriera dopo lo US Open 2023. Una partita iniziata in salita, proseguita con intelligenza tattica e chiusa con grande lucidità mentale, in un’atmosfera carica di tensione e spettacolo.
Un primo set dalle mille emozioni
La finale ha preso il via sotto un cielo cupo ma senza pioggia, con il tetto del Philippe Chatrier lasciato aperto. Sabalenka è partita in modo fulminante, sfruttando la potenza dei suoi colpi per portarsi avanti 4-1 40-0, dando l’impressione di poter dominare la sfida. Ma da quel momento qualcosa si è incrinato. Due doppi falli consecutivi hanno riaperto il parziale, e Gauff ha trovato il coraggio per rientrare in partita, complici anche le condizioni di gioco difficili a causa di un vento incessante che ha scombinato le traiettorie.
Nonostante una pioggia di errori (ben 32 non forzati per Sabalenka solo nel primo set), la bielorussa è riuscita a spuntarla al tie-break per 7-5, grazie a una serie di colpi estemporanei giocati con l’istinto e la freddezza della numero uno. Il parziale è durato oltre un’ora, ma già allora il match sembrava cambiare direzione: Gauff aveva rotto il ritmo dell’avversaria e iniziato a crederci.
Gauff prende il comando nel secondo set
Il secondo parziale ha confermato l’inerzia in favore della statunitense. Coco è partita forte, approfittando dei frequenti blackout di Sabalenka al servizio – solo il 25% di punti vinti con la prima palla – e portandosi velocemente sul 4-1 con due break di vantaggio. Un rovescio vincente su risposta ha suggellato il momento d’oro della statunitense, che ha chiuso il set 6-2 con grande autorità.
In questa fase, Gauff ha mostrato una maturità tattica notevole: ha saputo nascondere le debolezze del suo dritto, ha variato molto con tagli e colpi difensivi e ha fatto correre la rivale su ogni palla. Sabalenka, dal canto suo, ha pagato una fragilità crescente, inanellando 19 errori gratuiti in otto giochi e perdendo sicurezza punto dopo punto.
L’atto finale: forza mentale e sangue freddo
Nel terzo set, con il vento leggermente calato, l’equilibrio è tornato protagonista. Sabalenka ha iniziato con decisione, ma ha commesso un altro doppio fallo nel terzo game che le è costato un break pesantissimo. Gauff ha approfittato dell’ennesimo passaggio a vuoto per portarsi avanti 3-1, anche se la bielorussa è riuscita a rientrare momentaneamente in partita (3-3).
Ma la continuità della statunitense ha avuto la meglio: un nuovo break nel settimo gioco – ancora con Sabalenka incapace di tenere il servizio – ha spalancato a Gauff le porte del trionfo. Sul 5-4, chiamata a servire per il match, l’americana ha mostrato nervi saldi. Dopo aver mancato un primo match point e salvato una palla break che avrebbe rimesso tutto in discussione, ha chiuso la sfida su un rovescio largo dell’avversaria, esplodendo in una corsa liberatoria verso Spike Lee, presente in prima fila.
Il trionfo della resilienza
Con questa vittoria, Coco Gauff diventa la prima americana dai tempi di Serena Williams a conquistare due Slam prima dei 22 anni, dimostrando ancora una volta di avere la stoffa della campionessa. “È stata una partita difficilissima, il vento l’ha resa imprevedibile, ma ho cercato di restare concentrata punto dopo punto”, ha detto la giovane tennista nel post-partita.
Per Sabalenka, invece, si tratta della terza sconfitta in una finale Slam persa al terzo set, dopo quella con la stessa Gauff a New York nel 2023 e con Madison Keys agli Australian Open di quest’anno. Una statistica dolorosa per la numero uno del mondo, che aveva avuto in mano il primo set e – forse – anche la finale.
Ma oggi, a Parigi, è il giorno di Coco Gauff. Una vittoria di talento, coraggio e tenacia. Una vittoria che la consacra definitivamente nell’élite del tennis mondiale.