Un trionfo dal sapore unico
Il cielo sopra il Philippe Chatrier si è tinto d’azzurro con la vittoria storica di Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio femminile del Roland Garros. Un successo arrivato al termine di una finale combattutissima contro Anna Danilina e Aleksandra Krunic, risolta solo al terzo set con il punteggio di 6-4 2-6 6-1. Ma più delle statistiche, a emozionare il pubblico sono state le parole, i sorrisi e le lacrime condivise tra due protagoniste che hanno trasformato una semplice vittoria sportiva in un racconto di ispirazione e umanità.
Il valore di una vittoria costruita nel tempo
Per Jasmine Paolini, questo trionfo rappresenta un punto di svolta: “Lo scorso anno abbiamo perso in finale, è stata dura. Finalmente oggi possiamo festeggiare”. Reduce da due finali Slam perse in singolare, tra Parigi e Londra, Paolini ha confessato che la pressione di essere favorita si è fatta sentire: “Ero nervosa, stavolta bisognava vincere. Le nostre avversarie ci hanno fatto giocare male”. Il successo ha quindi un sapore particolare: quello del riscatto, dell’orgoglio e della conferma.
Dall’altra parte della rete, Sara Errani ha risposto con la forza dell’esperienza. La romagnola, al suo ottavo Slam in carriera nel doppio, ha saputo guidare la coppia nei momenti chiave, come sottolineato da entrambe nel post-partita: il secondo game del terzo set, con tre palle break annullate, è stato il vero punto di svolta. “Siamo rientrate dagli spogliatoi con energia nuova, abbiamo urlato e ci siamo caricate” ha raccontato Errani.
Un legame oltre il tennis
La vera magia si è però consumata durante la cerimonia di premiazione. Davanti a un pubblico commosso, Jasmine ha rivolto parole toccanti alla sua compagna: “Grazie a Sara. È stato il suo ultimo torneo in singolare qui. Sei un’ispirazione per me, una leggenda. Mi hai resa una giocatrice migliore. È speciale dividere tutto questo con te”. Un tributo autentico, che ha illuminato il significato più profondo del loro successo: non solo tecnica e sacrificio, ma anche stima e umanità.
Visibilmente emozionata, Errani ha risposto sottolineando la difficoltà di vivere pienamente certi momenti nella vita frenetica del circuito: “Nel tennis non ci fermiamo mai. Non sempre riesci ad apprezzare ciò che accade. Ora devo cercare di rendermi conto che abbiamo vinto uno Slam, la cosa più bella del mondo”. E ha aggiunto, con semplicità e gratitudine: “Grazie Jasmine, la tua energia positiva è speciale ogni giorno”.
Uno sguardo al futuro
Nonostante le emozioni, le due azzurre guardano già avanti. Obiettivo dichiarato: le WTA Finals di specialità. “Non siamo ancora sicure di partecipare, ma siamo vicine” ha detto Errani, che sogna di migliorare la prestazione dello scorso anno. Paolini invece pensa a breve termine: “Dobbiamo crescere sull’erba. Migliorare lì ci aiuterà anche sul cemento”.
Intanto, si scherza persino sui dettagli più prosaici: i trofei conquistati a Parigi richiedono bagagli extra. Ma Errani ha risolto anche questo con un sorriso: “Per le spese del bagaglio ci pensa Pablo!”, riferendosi con affetto al suo allenatore.
Una pagina di storia per il tennis italiano
Il trionfo di Sara Errani e Jasmine Paolini non è solo una vittoria sportiva. È un capitolo importante della storia del tennis italiano, scritto con passione, resilienza e un’amicizia che va ben oltre il campo da gioco. In un Roland Garros che ha visto Paolini sfiorare la gloria anche in singolare, il successo in doppio arriva come consacrazione definitiva di un percorso di crescita condiviso. Una leggenda che si rinnova, e che continua a ispirare.