Sabalenka-Gauff, la finale dei sogni al Roland Garros: due potenze a confronto per la gloria sulla terra

Aryna Sabalenka e Coco Gauff si sfidano nella finale del Roland Garros 2025. Un confronto attesissimo tra le prime due del ranking mondiale per il titolo sulla terra rossa di Parigi.
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Un appuntamento con la storia

Dopo due settimane di spettacolo, emozioni e colpi di scena, il Roland Garros 2025 si chiude con la finale femminile che tutti volevano: Aryna Sabalenka contro Coco Gauff. La numero 1 e la numero 2 del mondo si contenderanno il titolo in un duello che promette intensità, qualità e, forse, vendette personali. Due stili differenti, due carriere in ascesa, un solo trono da occupare sulla terra rossa di Parigi.

Sabalenka, dominio ritrovato anche sulla terra

Fino a oggi, Aryna Sabalenka non era mai riuscita a imporsi davvero al Roland Garros. I suoi precedenti migliori erano una semifinale nel 2023 e un quarto di finale nel 2024. Ma quest’anno, la bielorussa è apparsa trasformata. Dopo cinque turni impeccabili, senza perdere un set, ha superato Iga Świątek in semifinale con una prestazione mostruosa: 7-6, 4-6, 6-0, interrompendo una striscia di 26 vittorie consecutive della polacca nello Slam parigino.

Sabalenka ha dimostrato una solidità mentale inedita, capace non solo di resistere alla pressione ma anche di reagire con forza nei momenti decisivi. “Siamo davanti al livello più bestiale mai visto da parte sua,” si legge in uno dei commenti più accesi. Il bagel nel terzo set contro la dominatrice del Roland Garros è un segnale potente: Aryna non è più solo una macchina da guerra sui campi in cemento, ma ora è una seria minaccia anche sulla terra.

Giunta alla sua 14ª finale dal 2024, Sabalenka ha già sollevato tre trofei del Grande Slam (tutti sul cemento) e può contare su un bilancio positivo nelle finali major (3-2). La finale di sabato sarà la sua prima a Parigi, ma la fiducia e la forza mostrata sin qui sembrano lasciar poco spazio ai dubbi: Sabalenka è al suo apice.

Gauff, la solidità della nuova generazione

Dall’altra parte della rete ci sarà una Coco Gauff in piena maturazione. A 21 anni, l’americana è alla sua terza finale Slam e la seconda al Roland Garros, dopo quella del 2022 persa nettamente contro Świątek. Ma da allora è cambiato tutto. Nel 2023 ha trionfato agli US Open battendo proprio Sabalenka in tre set, e da mesi sta confermando uno stato di forma eccellente anche sul rosso.

Nel suo percorso parigino ha ceduto un solo set — contro Madison Keys — e ha dominato l’outsider Lois Boisson in semifinale, vincendo 6-1, 6-2 in poco più di un’ora. Gauff ha raggiunto le finali a Madrid, Roma e ora Parigi nella stessa stagione, un’impresa che nessuna riusciva a compiere da oltre 15 anni. L’unico titolo sulla terra battuta rimane quello di Parma nel 2021, ma oggi la Gauff che si presenta in finale è un’atleta molto più completa, esperta e pronta a tutto.

Molti la ritenevano già tra le favorite alla vigilia: la sua crescita tattica, unita a una difesa granitica e a una resistenza mentale di alto livello, la rendono una delle avversarie più temute del circuito.

Un equilibrio perfetto

Il bilancio degli scontri diretti è in perfetto equilibrio: 5-5. Metà dei match è arrivata al terzo set, segno di un confronto sempre aperto e bilanciato. L’ultimo duello risale alla finale di Madrid di un mese fa, dove Sabalenka ha avuto la meglio con 6-3, 7-6, salvando un set point nel secondo parziale. Prima ancora, Gauff aveva vinto l’unico precedente sulla terra, a Roma nel 2021.

Anche nei tornei del Grande Slam si sono divise i successi: la statunitense ha vinto agli US Open 2023, mentre la bielorussa si è presa la rivincita all’Australian Open 2024. Questa sarà quindi la loro terza sfida in un Major, e la più importante finora.

Una finale senza precedenti

Per la prima volta dal 2020, la finale femminile di uno Slam vedrà due vincitrici di Major già affermate. Niente favole da outsider o sorprese dell’ultima ora: il circuito WTA sta vivendo un momento di consolidamento ai vertici, e questa sfida ne è l’esempio più chiaro. “Non è vero che chiunque può vincere: qui solo la numero 1 e la numero 2 si sono guadagnate il biglietto per l’ultimo atto”, si sottolinea in un’analisi recente.

Se da un lato Sabalenka ha più potenza e aggressività, dall’altro Gauff può contare su una difesa straordinaria, capace di spezzare il ritmo e sfruttare ogni calo della sua avversaria. Una partita che si preannuncia lunga, combattuta e con molte variazioni di intensità. In palio non c’è solo il titolo, ma anche una nuova gerarchia nella rivalità tra le due.

Che vinca la più lucida

Sabalenka parte forse leggermente favorita, per esperienza e continuità di rendimento. Ma Gauff ha già dimostrato di saperla battere quando la pressione è al massimo. Il risultato finale dipenderà dalla capacità di entrambe di reggere nei momenti decisivi. Come spesso accade tra campionesse così diverse, “non vince chi ha più armi, ma chi le sa usare meglio”. E a Parigi, ogni dettaglio può fare la differenza.

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