Draper elimina Fonseca ma lo consacra: “Spaventa pensare dove potrà arrivare”

Joao Fonseca esce al terzo turno del Roland Garros 2025 sconfitto da Jack Draper, ma dimostra tutto il suo potenziale. Le parole dei protagonisti e cosa aspettarsi dal futuro.
003-20[1]

Un Roland Garros da cui imparare

Joao Fonseca è uscito a testa alta dal terzo turno del Roland Garros 2025, sconfitto da Jack Draper in un match che ha confermato tanto le potenzialità del giovane brasiliano quanto la maturità tennistica del britannico. A soli 18 anni, Fonseca ha già mostrato lampi di talento capaci di attirare l’attenzione degli addetti ai lavori, ma la sfida contro Draper ha evidenziato anche il cammino che ancora lo separa dall’élite del circuito.

Fonseca, che aveva già perso contro Draper a Indian Wells, ha ammesso con onestà le difficoltà incontrate sulla terra parigina: “Forse avrei potuto giocare meglio gli inizi dei set. Quando mi ha rotto il servizio, ha iniziato a giocare in modo incredibile. Non gli ho fatto pensare, e questa è stata la chiave di tutto.” Una lezione che sembra aver accolto con maturità, consapevole che la crescita passa anche attraverso sconfitte di questo tipo.

Draper solido e lucido: “Fonseca? Spaventa pensare dove potrà arrivare”

Dall’altra parte della rete, Jack Draper ha giocato una partita impeccabile, dimostrando un’ottima gestione tattica, soprattutto nei momenti decisivi. Ha sfruttato le difficoltà fisiche di Fonseca con colpi come la smorzata, nonostante non sia un colpo che alleni frequentemente: “Non la provo mai in allenamento, ma mi viene naturale ed è molto utile.” Draper si è detto molto soddisfatto del suo livello di gioco, sottolineando la crescente fiducia che sta acquisendo sulla terra battuta.

Ma è la sua valutazione su Fonseca a colpire maggiormente: “Ha solo 18 anni ed è già vicino ai primi 50. Asusta pensar todo lo que puede llegar a conseguir.” Secondo il britannico, il brasiliano ha davanti a sé un margine di miglioramento enorme, soprattutto sul piano fisico. L’attuale gap tra i due, secondo Draper, si deve anche all’esperienza e alla capacità di gestire momenti complicati: “La chiave è stata resistere alle sue accelerazioni finché lui non si è sentito costretto a fare qualcosa di più, e lì si è un po’ perso.”

Un futuro da costruire, un presente da valorizzare

Fonseca lascia Parigi con la consapevolezza che il percorso è ancora lungo, ma i segnali sono incoraggianti. Raggiungere il terzo turno di uno Slam alla sua età è un traguardo significativo, specie in una stagione sulla terra che non gli aveva regalato molte certezze. E lo stesso giovane lo riconosce: “So di non aver giocato il mio miglior tennis, ma ho imparato molto. Se voglio vincere grandi tornei, devo affrontare e imparare da questo tipo di avversari.”

Il brasiliano guarda già al futuro con ambizione: entrare nei tornei ATP 500, diventare Top 40 e, perché no, essere testa di serie all’Australian Open del prossimo anno. L’esperienza di Parigi, pur conclusa con una sconfitta, sembra aver rafforzato la sua determinazione: “Sto migliorando e imparando. Questa è la strada giusta.”

Fonseca e Draper, separati oggi da solidità ed esperienza, sembrano destinati a incontrarsi di nuovo. La differenza, forse, non sarà così netta la prossima volta.

Potrebbe interessarti anche...

NEWS

PIù POPOLARI

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato

Sembra che tu stia utilizzando un blocco degli annunci. Ci basiamo sulla pubblicità per finanziare il nostro sito. Consenti gli annunci sul nostro sito.