Gigante a Parigi, l’impresa di una vita: Tsitsipas ko, sogno ottavi per Matteo

Impresa storica al Roland Garros: Matteo Gigante batte Stefanos Tsitsipas in quattro set e vola al terzo turno. L’azzurro conquista il pubblico e sogna gli ottavi.
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L’azzurro sorprende al Roland Garros e batte l’ex finalista Slam: “Mamma mia, ma è tutto vero?”

Una giornata da sogno per Matteo Gigante, una di quelle che cambiano una carriera. Il 23enne romano ha scritto una delle pagine più emozionanti del tennis italiano recente eliminando Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 20, al secondo turno del Roland Garros. Sul campo parigino, Gigante ha giocato la partita perfetta e si è imposto in quattro set (6-4 5-7 6-2 6-4), in oltre tre ore di battaglia. Il suo tennis, coraggioso e ispirato, ha stordito un avversario ben più quotato e lo ha proiettato al terzo turno, dove affronterà Ben Shelton per continuare a sognare.

Una sfida da outsider, una vittoria da protagonista

Sulla carta, era un confronto impari: Gigante, numero 167 del ranking ATP, contro uno Tsitsipas che fino a poche stagioni fa giocava una finale Slam su questi stessi campi. Eppure l’azzurro non ha mai dato l’impressione di essere intimidito. Il primo set si è deciso con un break chirurgico nel nono gioco, approfittando di un Tsitsipas già stranamente falloso. Gigante ha mantenuto lucidità e aggressività, chiudendo 6-4.

Nel secondo parziale, il greco ha provato a reagire: si è portato avanti 3-1, sfruttando un momento di calo dell’italiano. Ma la tenacia di Matteo ha riaperto i giochi e l’equilibrio si è rotto solo nel dodicesimo game, quando Tsitsipas ha strappato il break decisivo per il 7-5. In quel momento, molti avrebbero scommesso su una rimonta del greco. Ma il copione aveva un colpo di scena.

Il colpo di reni e l’apoteosi finale

Nel terzo set, infatti, Gigante è salito in cattedra. Ha iniziato con un break, ha continuato con geometrie di rovescio spettacolari e ha chiuso in appena 26 minuti con un perentorio 6-2, lasciando a Tsitsipas solo frammenti di gioco e un senso crescente di disorientamento.

Il quarto parziale è stato un’altalena di emozioni. Ancora una volta, Gigante ha preso il largo con un break iniziale e ha mantenuto il vantaggio fino al 4-3, quando la tensione ha cominciato a farsi sentire. Tsitsipas ha avuto otto palle break nel set, ma ogni volta Gigante ha trovato risorse insperate, tra cui due ace consecutivi nei momenti più critici. Quando ha chiuso sul 6-4, si è accasciato incredulo: “Mamma mia, ma è tutto vero?” ha esclamato a caldo.

La crescita mentale e il legame col pubblico

Dopo il match, l’azzurro ha raccontato tutta la sua emozione. “Mi sento benissimo. È stata una lotta, lui è un giocatore straordinario e ho giocato davvero bene”, ha dichiarato. Gigante ha sottolineato anche l’importanza del lavoro svolto con il suo team per imparare a restare calmo nei momenti decisivi: “Il lavoro sta pagando”.

E a Parigi, dove si sta facendo conoscere, comincia a sentirsi a casa: “Due mesi fa ho giocato il Masters 1000 a Roma, ma da due settimane qui mi sto trovando benissimo. E continuerò a starci”, ha promesso con un sorriso.

Il crollo di Tsitsipas e l’ascesa di Gigante

Per Tsitsipas, questa è una delle eliminazioni più amare della carriera: dal 2018 non usciva così presto a Parigi, e la sconfitta con Gigante lo farà scivolare fuori dalla top 20, probabilmente intorno alla 25ª posizione. Il greco è apparso spento, lontano dalla sua versione migliore, e quasi sollevato dalla fine del match. Ha abbracciato l’avversario riconoscendo implicitamente la superiorità mostrata in campo.

Per Gigante, invece, il torneo è già una consacrazione. Con questa vittoria raggiunge il suo best ranking, che migliorerà ulteriormente se riuscirà a superare anche Ben Shelton al terzo turno. E intanto, il pubblico francese, solitamente difficile da conquistare, lo ha già adottato. Il sogno, per Matteo, continua.

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