Italtennis: mai così male dal 2001

Giornata nera per il tennis italiano: dopo la debacle a Roma, con nessun italiano al secondo turno dal 1973, arriva anche lo stesso record negativo a Parigi. Passano solo una rediviva Camila Giorgi e Karin Knapp, consapevole degli acciacchi di Viktoria Azarenka. Fabio Fognini, intanto, sconfitto in tre set da Marcel Granollers, riflette sul futuro: “Ho bisogno di staccare“.

“INFASTIDITA DAL SUO ATTEGGIAMENTO” – Una delle protagoniste in positivo ieri pomeriggio è stata Karin Knapp, in grado di battere una Viktoria Azarenka tormentata dai problemi fisici: dopo un primo set dominato dall’azzurra, la bielorussa era tornata protagonista vincendo il secondo parziale al tie-break; nel terzo ed ultimo set, Vika è stata sopraffatta dal dolore, addirittura zoppicava in campo e la Knapp ha inserito il pilota automatico fino al 4-0, momento del ritiro dell’avversaria. Così l’altoatesina dopo il match: “Il momento più difficile? Ho dovuto servire due volte per il match, ma non mi entrava più la prima, mentre lei stava diventando molto aggressiva: contro giocatrici così non è mai facile, devi lottare su ogni punto. Mi dispiace che si sia dovuta ritirare, ma credo che la conosciamo tutti: sul 3-3 del secondo set ho perso un po’ la pazienza per colpa del suo atteggiamento, ma sono rimasta concentrata ed è arrivata la mia prima vittoria contro una top 10“.

“IL MATRIMONIO NON C’ENTRA” – Fabio Fognini, sceso in campo il giorno del suo compleanno, invece, commenta con la solita sincerità: “Bel regalo di m**** che mi sono fatto. Fa male quando arrivi a partite importanti e poi giochi così, non mi riconosco. E’ stato così anche a Roma e a Nizza. Ma non è un problema di tennis, sono scarico, sento di aver bisogno di staccare. Probabilmente è un periodo buono per fare alto, meglio staccare la spina un attimo e vedere se riuscirò a tronare con la cattiveria giusta. Adesso ho tanta amarezza, sono molto arrabbiato, ma in questi momenti è meglio fermarsi altrimenti rischio di peggiorare le cose. Quando rientrerò? Forse per Wimbledon, ma solo se starò bene, altrimenti salterò la stagione su erba e giocherò i pochi tornei estivi su terra per poi concentrarmi sul cemento americano. Flavia e il matrimonio? Non c’entrano con questa mia situazione“.

FABBIANO SODDISFATTO – Ha parlato anche Thomas Fabbiano, uscito per mano di Feliciano Lopez, ma autore di una prestazione lodevole: “Ho avuto le mie chance contro un top 30. Sul 4-4, per due volte lui ha messo in campo quei 2-3 vincenti che hanno fatto la differenza: è tutta questione di esperienza e in questo contesto io devo crescere, così come nelle partite al meglio dei cinque. Ma mi sono guadagnato la vetrina del Roland Garros e penso di meritarmela“.

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