Un successo maturato tra difficoltà e lucidità tattica
Lorenzo Musetti vola agli ottavi di finale del Roland Garros, superando in quattro set l’argentino Mariano Navone in un match che ha messo in luce non solo la crescita tecnica del giovane azzurro, ma anche la sua maturazione mentale. Non è stato un percorso lineare: l’inizio complicato, segnato da un primo set perso e da un momento di forte tensione con il giudice di sedia, ha lasciato spazio a una rimonta costruita con pazienza, ordine e personalità.
“Oggi c’erano condizioni completamente diverse rispetto agli scorsi giorni: la palla non rimbalzava molto e fisicamente ho faticato a trovare il ritmo giusto. Poi ho iniziato a giocare meglio e ora sono davvero orgoglioso se penso a come sono riuscito a vincerla”, ha raccontato Musetti subito dopo la partita, dando voce a un mix di soddisfazione e consapevolezza.
Lo scontro con l’arbitro e la tensione emotiva
Durante il primo set, però, il match ha vissuto un momento controverso che ha rischiato di compromettere l’equilibrio dell’azzurro. Sul 30-30 del settimo game, un lob di Navone è stato inizialmente chiamato out dal giudice di linea, ma l’arbitro Manuel Absolu ha poi corretto la decisione assegnando il punto all’argentino. Musetti, che stava per colpire la palla al momento della chiamata, ha protestato vivacemente: “Com’è possibile? La chiamata è arrivata durante lo scambio”, ha contestato in campo, per poi sfogare la frustrazione ripetendo più volte “Negato, negato”. Un episodio che ha mostrato la pressione emotiva del momento, ma che non ha impedito al numero 8 del mondo di rimettere ordine nel suo gioco.
Un gioco ritrovato e una visione lucida
Proprio dopo quel momento di tensione, Musetti è riuscito a compiere il cambio di passo decisivo. “Ho messo un po’ d’ordine nel caos che prima era presente nel mio tennis”, ha spiegato. Questo “click”, come lo ha definito lui stesso, è arrivato quando ha iniziato ad avere le idee più chiare e a fare le scelte giuste nei momenti importanti. “Una partita come questa due anni fa non so se l’avrei vinta”, ha aggiunto, evidenziando il percorso di crescita che lo sta portando a consolidarsi tra i big del circuito.
Il momento d’oro del tennis italiano
Il successo di Musetti si inserisce in un contesto di eccezionale forma del tennis italiano, sia maschile che femminile. Il tennista toscano non ha mancato di sottolineare con orgoglio questo aspetto: “Credo che stiamo vivendo il momento migliore per il tennis italiano: abbiamo vinto la Davis e le ragazze la Billie Jean King Cup. Sono successi condivisi, così come il bronzo alle Olimpiadi lo scorso anno. È sempre un onore rappresentare il mio Paese”.
Una generazione che sta dimostrando di avere non solo il talento, ma anche la maturità e la coesione necessarie per lasciare un segno duraturo nella storia del tennis.